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Frane nell'Orvietano. Continua la minaccia

Un nuovo fronte franoso di circa 50 metri quadrati si è aperto ieri mattina in un terreno agricolo in località San Martino, nei pressi del fosso "La Badia"

di Stefania Tomba

ORVIETO - Non si allenta l'emergenza maltempo: un nuovo fronte franoso di circa 50 metri quadrati si è aperto ieri mattina in un terreno agricolo in località San Martino, nei pressi del fosso "La Badia", mentre altri smottamenti sono stati segnalati in località Rocca Ripesena. Per la nuova frana, posizionata a circa 20 metri dal fosso e visibile dal ponte della variante stradale di Orvieto scalo, la Protezione civile comunale ha già chiesto l'intervento di competenza del Consorzio Val di Chiana. "Il terreno è ancora in forte movimento - spiega il responsabile della Protezione Civile Giuliano Santelli - tanto che stanno giungendo nuove segnalazioni dai vari Comuni dell'Orvietano interessati da dissesti idrogeologici in conseguenza delle eccezionali piogge di questi ultimi giorni" Parrano, Baschi, Monteleone, Montegabbione e infine Porano dove si registra il crollo più imponente: 80 metri di lunghezza per circa 100 metri di profondità. E giovedì sera, solo dopo le 22 è stata completata la rimozione di una frana nel territorio del Comune di Castelviscardo all'altezza del ponte sul fiume Paglia e ancora ieri mattina è continuato ininterrottamente il lavoro delle 15 unità in forza al Csm e Protezione civile di Orvieto per la rimozione di episodi franosi lungo le strade comunali di Osarella, Castellonchio, Padella. Mentre è stata riaperta la strada del Tione. Prosegue anche il lavoro dei volontari della ProCiv Arci impegnata con quattro unità nella perlustrazione della rete stradale del territorio. La Protezione civile infatti è anche incaricata del monitoraggio e della raccolta dei dati ai fini del riconoscimento dello stato di emergenza che Regione Umbria e Prefettura di Terni hanno già chiesto al Governo. Restano ancora chiuse da domenica pomeriggio le arterie di collegamento con la frazione di Corbara, Benano, Poggente, Osarella, San Marino e Bardano. E' di ieri mattina, infine, la notizia che la Provincia ha dato la disponibilità per l'attivazione di un fondo per andare incontro alle esigenze abitative alternative delle quattro famiglie evacuate. 

Pubblicato il: 10/12/2004

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