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Caro acqua, in arrivo le nuove tariffe

Andrà in vigore dal 1 gennaio 2005. Quali le novità

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Dopo la pioggia di proteste che ha bagnato la calda estate del caro acqua, Ato e Sii corrono ai ripari. È pronta la rimodulazione della tariffa annunciata come imminente sin dal mese di settembre. Andrà in vigore dal 1 gennaio 2005 e sarà approvata dall'assemblea dei sindaci il prossimo 17 dicembre. Non prima però di essere passata sotto la lente dell'Osservatorio permanente rappresentativo del Comune e dei consumatori. Accadrà il prossimo 10 dicembre.

Allora si vedrà cosa è effettivamente cambiato dal blocco di fine estate richiesto dal sindaco Mocio e dalle associazioni. Una rateizzazione fino a quattro mesi del pagamento della bolletta per chi vive una situazione di disagio economico, una diversa ripartizione della tariffa che non penalizzi le fasce più deboli. Erano alcune delle principali richieste sul tavolo di Ato e Sii. "È inaccettabile - aveva detto il sindaco Stefano Mocio - pensare a 60 litri al giorno come fascia agevolata, così come è inaccettabile predisporre una modalità tariffaria che penalizzi i nuclei familiari di 1 o 2 persone (spesso anziani con pensioni da fame). Anche all'interno del meccanismo imperfetto della legge Galli si può fare molto. Prima di tutto facendo pagare di più a chi può pagare di più, senza paura di lobbies o corporazioni".

Sulle novità introdotte dalla rimodulazione della tariffa il presidente dell'Ato Marino Capoccia fornisce ampie rassicurazioni. "Abbiamo previsto - afferma - l'estensione a 120 litri per abitante della tariffa totalmente agevolata a tutte le fasce a basso reddito e l'aumento della quantità a tariffa agevolata per i piccoli nuclei familiari. In tutto un risparmio per i consumatori di 425 mila euro".

Intanto la Federconsumatori sta in campana e indirizza una lettera infuocata a tutti gli organismi regionali e nazionali preposti al controllo dei prezzi e alla gestione del servizio idrico, chiedendo espressamente di esaminare i dati offerti e dedurre la liceità dei comprtamenti e dei deliberati messi in atto da Ato2 e dal relativo Sii. È il presidente Pasqualino Graziani a puntare l'indice con precisione spietata contro le storture e le incongruenze introdotte in materia di gestione dell'acqua con l'avvento nel 2003 dell'Ato. "Mi pare - afferma - che poco o niente sia stato fatto per andare incontro ai consumatori. Unica cosa che si può, al momento, riconoscere all'Ato - ma quella era doverosa - è la restituzione dell'appropriazione indebita che avevano operato. Quella relativa alla riscossione dei consumi dei mesi di novembre e dicembre 2002".  

 

Pubblicato il: 03/12/2004

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