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Meno di un mese per UJ winter

Una rassegna più "internazionale", rispetto a quella dello scorso anno nella quale erano prevalenti le presenze "italiche". Un'edizione che spicca per la partecipazione dei migliori pianisti jazz. Alcuni di essi si esibiranno come solisti, altri accompagnati dalle loro formazioni. Ma il fiore all'occhiello sarà rappresentato da inediti duetti. La mappa dei concerti

ORVIETO - Manca meno di un mese all'inizio della dodicesima edizione di Umbria Jazz. Una rassegna più "internazionale", rispetto a quella dello scorso anno nella quale erano prevalenti le presenze "italiche". Un'edizione che spicca per la partecipazione dei migliori pianisti jazz. Alcuni di essi si esibiranno come solisti, altri accompagnati dalle loro formazioni. Ma il fiore all'occhiello sarà rappresentato da inediti duetti. I luoghi del jazz invernale sono gli stessi degli anni precedenti. Il Teatro Mancinelli si conferma la sede nella quale avranno luogo le "prime" più prestigiose (da Bill Charlap a Brad Meldhau a Cedar Walton). Il Palazzo del Popolo, tra Sala dei 400 e Sala Expò presenterà un'offerta musicale variegata: dal jazz più tradizionale al gospel, alle performance dei pianisti. Il ristorante "Al San Francesco" invece sarà, come sempre, il luogo dove il jazz si fa più "orecchiabile" e all'occorrenza ballabile. Una media di tre concerti al giorno, tra pranzo, cena e round midnight consentiranno ai "jazzofili" di mangiare mentre ascoltano il jazz-blues di Gary Brown e Johnny Nocturne.  Anche il Palazzo dei Sette sarà sede dei jazz lunch ma anche di concerti swing e jazz delle origini, quello suonato agli inizi del Novecento a New Orleans. Palazzo del Gusto e Museo Emilio Greco, luoghi più raccolti e "meditativi" ospiteranno prevalentemente i pianisti che si esibiranno in struggenti "soli". Al Palazzo del Gusto inoltre, si ascolteranno le esibizioni musicali e contemporaneamente si potranno gustare originali aperitivi al Wine Bar. Al Duomo, come ogni anno, avrà luogo la Messa della Pace e il consueto concerto gospel. Il jazz però coinvolgerà, anche nella dodicesima edizione, le vie principali del centro storico con i toscani Funk off, probabilmente la più spettacolare street band italiana. La novità quest'anno sarà rappresentata dai progetti che saranno realizzati presso la Sala del Carmine. Nei cinque giorni della manifestazione il Carmine ospiterà la rassegna "I linguaggi del Jazz", promossa da Venti Ascensionali ed inserita nel cartellone ufficiale del festival. Per cinque giorni il Carmine sarà uno spazio aperto e permanente nel quale approfondire i rapporti tra musica jazz, cinema, fotografia, letteratura, realizzata attraverso proiezioni di film, mostre, dibattiti. Tra le varie iniziative una interessante mostra: dodici fotografi italiani, tre fotografi danesi, presenteranno centoventi ritratti dei protagonisti della storia del jazz dagli anni '50 ad oggi.

Pubblicato il: 01/12/2004

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