Non tutti con Alì Rashid in consiglio

ORVIETO - Sdegno del Consiglio comunale contro l'interrogazione parlamentare di Fi che proponeva la cacciata del paletinese Alì Rashid dall'Italia. La triste vicenda che ha recentemente investito il "numero due" della delegazione generale di Palestina in Italia, da oltre dieci anni domiciliato e sposato ad Orvieto, era stata introdotta nell'assise di lunedì scorso attraverso un ordine del giorno sottoscritto dai gruppi di maggioranza e da quello di minoranza di Altra Città.

"Il nostro concittadino - si legge nel documento - è stato oggetto di una pesante aggressione razzista soltanto per aver espresso le proprie opinioni del tutto condivisibili sulla storia e sulle vicende che riguardano la Palestina".

Per questo il consiglio comunale "di una città di pace rispettosa dei diritti e delle libertà individuali e collettive" chiedeva - attraverso l'ordine del giorno - che tali atteggiamenti venissero stigmatizzati. Hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza e Fabrizio Cortoni di Altra Città. Hanno abbandonato l'aula i rappresentanti di Forza Italia e Alleanza nazionale. Sugli scranni soltanto Luca Giardini che si è astenuto.