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Eurotrafo, trenta dipendenti sull'orlo del licenziamento

La direzione aziendale ha comunicato la decisione di messa in cassa integrazione di tutte le maestranze. Per protestare contro tali provvedimenti da martedì scorso i dipendenti sono entrati in sciopero. Il momento per l'azienda elettronica di Fabro è complicatissimo

FABRO - Eurotrafo, trenta dipendenti sull'orlo del licenziamento. La direzione aziendale ha comunicato la decisione di messa in cassa integrazione di tutte le maestranze. Per protestare contro tali provvedimenti da martedì scorso i dipendenti sono entrati in sciopero. Il momento per l'azienda elettronica di Fabro è complicatissimo. E marzo sembra possa essere la scadenza ultima - a meno che non intervenga qualche cambiamento - per far scattare i licenziamenti.

Sulla situazione dell'Eurotrafo i riflettori si erano accesi sin dal marzo scorso. E non perché navigasse in cattive acque. L'azienda informatica godeva al contrario di ottima salute. Non altrettanto la Trafomec, azienda madre di Tavernelle le cui difficoltà - specie col il possibile trasferimento della sede sociale e della direzione dell'azienda di Fabro alla sede in provincia di Perugia - minacciavano  concretamente di ripercuotersi sull'Eurotrafo. Queste le perplessità che furono allora espresse dal consigliere provinciale Mario Montegiove che lanciò per primo l'allarme in Provincia. Stavolta la questione, arrivata sull'orlo del precipizio, è posta all'attenzione delle istituzioni regionali.

Il consigliere di Alleanza Nazionale, Alfredo De Sio ha presentato un'interpellanza nella quale chiede alla Giunta"se non ritenga opportuno accertare al più presto la reale situazione dell'Eurotrafo di Fabro convocando la proprietà per un confronto utile a riportare serenità tra i lavoratori  accertandosi, nel contempo, che non vi siano manovre per far pagare allo stabilimento di Fabro sofferenze che provengono da altre situazioni. Se non ritenga opportuno convocare urgentemente i vertici della Sviluppumbria e di Gepafin per conoscere quali siano allo stato attuale le azioni in essere per evitare che i contraccolpi delle eventuali difficoltà della Trafomec ricadano sulle spalle dei lavoratori dell'Eurotrafo. Se non ritenga opportuno, infine, attivarsi presso il Ministero del Welfare per denunciare eventualmente manovre speculative rispondenti a logiche che nulla hanno a che fare con la reale situazione produttiva dell'Eurotrafo".

Pubblicato il: 19/11/2004

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