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Il Banco alimentare

Un po' di informazione sui Banchi alimentari. Storia e attività. E il 27 sarà giornata di "colletta alimentare"

Il 27 novembre si svolgerà in tutta Italia la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare.
Sarà possibile, in quell'occasione, aiutare concretamente i poveri del nostro Paese, che, secondo alcune recenti rilevazioni raggiungono quasi il 12% della popolazione italiana.

Per preparare con maggiore consapevolezza quanti in quel giorno contribuiranno generosamente ad i arricchire il Banco alimentare, facciamo un po' di informazione.

Cos'è il Banco Alimentare?

Il primo Banco Alimentare nasce a Phoenix in Arizona da un'intuizione di John Van Hengel: raccogliere dai ristoranti il surplus di cibo avanzato alla fine della giornata per donarlo ai poveri della sua città. Oggi il Banco Alimentare è presente negli Stati Uniti, in Canada ed in diversi stati europei tanto che nel 1985 si è costituita a Parigi la Federazione Europea dei Banchi Alimentari.

La Fondazione Banco Alimentare in Italia

In Italia ha origine nel 1989 grazie a Danilo Fossati, Presidente della Star, e a Monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione. Entrambi, per vie diverse, avevano conosciuto l'esperienza del Banco Alimentare in Spagna. La Fondazione Banco Alimentare ha lo scopo di raccogliere, nell'arco di tutto l'anno, le eccedenze di produzioni agricole e dell'industria alimentare e di redistribuire il tutto ad Enti che prestano aiuto ai poveri e bisognosi italiani. Il Banco, associato alla Federazione dell'Impresa sociale di Compagnia delle Opere, nasce come un'opera non a fini di lucro, ma condotta e gestita imprenditorialmente ed oggi è presente sul territorio italiano con 19 banchi regionali che nel 2003 hanno distribuito 44.760 tonnellate di prodotti a circa 6.847 Enti, aiutando così 1.182.333 persone.

Quest'anno, la Fondazione Banco Alimentare compie 15 anni. In occasione di questo anniversario è stato pubblicato un libretto dal titolo"La Carità del Popolo" che ne racconta la storia attraverso la vita dei protagonisti.

Tutto l'agire del Banco Alimentare italiano trae origine e ispirazione dal continuo ripetersi di quel rapporto che lo ha generato, ed è perciò opera di carità cristiana, di generosità laica, di vera sussidiarietà che valorizza l'impeto di ciascuno. Le imprese che donano, i volontari che danno il loro tempo e la loro capacità, le associazioni di volontariato e di carità che ricevono gli alimenti e li distribuiscono, i poveri che accettano un rapporto: tutta la società è coinvolta non solo nell'aiuto materiale, ma nella corresponsabilità. Infatti, oltre a soddisfare un'esigenza primaria come quella alimentare, il Banco favorisce la tessitura di rapporti tra uomini, aiuta le persone più bisognose a giudicare la propria condizione e tutta la realtà con uno sguardo diverso, a non attendere l'elemosina del privato o l'intervento"assistenzialistico" dello Stato (che pure è necessario in determinate situazioni di estremo disagio e di carenza di risposta solidale). La lotta alla povertà non si potrà mai vincere intervenendo dall'alto, ma aiutando ciascuno a divenire libero e responsabile, povero o ricco che sia, rendendo veramente responsabili di sé le persone svantaggiate ed emarginate".

Dal saluto di Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà tratto da"La Carità del Popolo"

In questi 15 anni, il Banco Alimentare è stato dominato fondamentalmente da questa preoccupazione educativa: portare il cuore di tutti a vivere nella gratuità. Da quando siamo partiti, infatti, non c'è stato solo uno sviluppo e un incremento dell'attività, cioè del servizio, ma è avvenuta anche una dilatazione della capacità di entrare in rapporto con il bisogno dei più poveri, dilatazione spesso provocata da incontri con tante persone che ci hanno sollecitato ad essere più vicini al bisogno degli uomini, al bisogno di compagnia. Abbiamo così scoperto che il primo frutto della carità si chiama amicizia".

Don Mauro Inzoli, presidente Fondazione Banco Alimentare - Tratto da"La Carità del Popolo"

 

Il Banco Alimentare in Umbria

Nel 1995 si costituisce il Comitato dell'Umbria, affiliato alla Fondazione Banco Alimentare.

L'attività dell'Associazione è sostenuta da circa 70 volontari che liberamente offrono il loro tempo nei diversi compiti che la gestione richiede, dalla movimentazione dei prodotti, alla gestione amministrativa, al rapporto con gli Enti ed Associazioni benefiche convenzionate, al contatto con i Responsabili delle aziende agro-industriali e di distribuzione. I numeri che emergono dal rapporto annuale dell'attività in Umbria nel 2003 sono rilevanti: 212 gli Enti convenzionati, 21428 le persone aiutate e oltre 1.000 le tonnellate di prodotti distribuiti.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

Momento eccezionale dell'attività del Banco è la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che si svolge sempre l'ultimo sabato di novembre, quest'occasione è uno degli eventi di volontariato più significativi per partecipazione popolare, ma anche di condivisione tra gente comune, i volontari, i donatori, le istituzioni, gli sponsor tutti rivolti a chi è bisognoso consentendogli una speranza.

 

 

 

 

 

Pubblicato il: 18/11/2004

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