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Il raket delle badanti

Sarebbe il secondo filone dell'inchiesta che si aprirebbe nell'ambito dell'operazione"Mastrioska" dei carabinieri di Orvieto che ha portato già a tre arresti tra cui quello della 44enne bielorussa, mandante delle estorsioni

foto di copertina

ORVIETO -  Sarebbe il racket delle badanti il secondo filone dell'inchiesta che si aprirebbe nell'ambito dell'operazione"Mastrioska" dei carabinieri di Orvieto, all'indomani dell'arresto di N.B., la 44enne bielorussa mandante di estorsioni"a sfondo erotico" e, probabilmente, anche importante punto di riferimento per l'immigrazione clandestina dall'Est nella città del Duomo. Ma non solo.

Una donna distinta, laureata, divorziata, con una figlia che viveva con lei in Italia. E nel Bel Paese ci stava da 10 lunghi anni, senza mai esser stata in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Sarebbero stati i suoi contatti con alti personaggi dell'est russo, stando agli inquirenti, a garantirle una permanenza clandestina così lunga e assolutamente indisturbata. Avrebbe tra l'altro affermato, particolare questo ancora da vagliare, di aver avuto rapporti con le forze di polizia sovietiche.

Intanto a Orvieto, dove la donna ha tenuto un domicilio per diverso tempo, sono in tanti a ricordarsela. Se la ricordano di certo un operaio 50enne e un pensionato, entrambi coniugati, ai quali la donna avrebbe estorto rispettivamente 6 mila e 500 e 15 mila euro. Ma la bionda bielorussa, furba ed estroversa, era molto nota in centro anche per quel suo aspetto decisamente giovanile, curato e avvenente. Frequentava abitualmente alcuni bar della città e in lei avrebbero trovato un punto di riferimento moltissimi nuovi arrivi ,soprattutto donne dall'est Europeo.

In questa direzione starebbero adesso scavando gli inquirenti per capire se la donna possa aver avuto anche contatti con la mafia russa per il racket dei passaporti. Da qualche tempo non si vedeva più sulla Rupe dove tuttavia, evidentemente, aveva mantenuto importanti contatti e rapporti. E' stato proprio a Orvieto infatti che - dopo averle dato la caccia in lungo e largo, con servizi anche nella capitale - l'hanno tratta in arresto i carabinieri, nella notte tra lunedì e martedì scorso. Le indagini erano scattate all'incirca un paio di mesi fa quando le due vittime orvietane della donna si risolsero a denunciarla alle forze dell'ordine.

Adescava uomini in fragili condizioni economiche, si fingeva innamorata compiacendoli da ogni punto di vista. E una volta che si fosse guadagnata la loro fiducia li avrebbe convinti a confidarsi. Poi la bielorussa dava loro a credere che il debito da loro maturato se l'era assunto lei. E dunque a lei spettava ora quel denaro. Svanite le promesse di amore e sesso, insomma, la donna puntava al sodo. Soldi, tanti soldi che si sarebbe guadagnata anche dietro minacce di morte. A questo pensavano i sui emissari, pagati poi con le briciole dell'estorsione.

Pubblicato il: 17/11/2004

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