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Arriva a mezzo stampa la sfiducia a Santi

Anche il direttivo della Confcommercio si dissocia da quelle affermazioni relative alla Despina, in quanto non condivise dalla maggioranza del consiglio. No a "prove di dialogo" sull'argomento. (nella foto il  presidente Confcommercio Santi)

foto di copertina

Questo il comunicato di sfiducia a Santi. I puntini presenti in due passi del comunicato sostituiscono offese personali che ci rifiutiamo di veicolare.

"All'indomani del comunicato stampa reso noto dall'associazione Il Borgo, facente seguito alle dichiarazioni del presidente Giuseppe Santi, anche il direttivo della Confcommercio si dissocia da quelle affermazioni in quanto non condivise dalla maggioranza del consiglio.

Si tratta pertanto di posizioni personali che non riflettono le scelte di questa nostra associazione, specialmente quando Santi definisce l'area ex Despina una zona importante di sviluppo commerciale. Sono affermazioni inaspettatate in quanto siamo noi il soggetto promotore del ricorso e non intenzionati a rivedere quelle posizioni confermate dalle pronunce sia del Tar che del Consiglio di Stato.

Sono dichiarazioni di cui non condividiamo le intenzioni e che indeboliscono il risultato del ricorso e l'immagine della Confcommercio, oltre a suscitare reazioni di protesta da parte dei commercianti dello scalo. Soprattutto, con"prove di dialogo" si segnala un voltafaccia e si ritorna al desiderio di un consociativismo in cui si avalla qualsiasi questione... Quindi un pensiero compiacente da burocrate ... che urta la nostra suscettibilità di imprenditori e mal si spiega ai commercianti dello scalo già impegnati nelle spese del ricorso. Inoltre, a tutto ciò ha fatto seguito un silenzio stampa imposto dallo stesso presidente a cui non abbiamo potuto replicare, ma che ha definitivamente confermato i nostri dubbi circa una nostra esclusione da ogni trattativa con gli amministratori del palazzo nonostante le continue e ripetute rimostranze. Risulta tuttavia evidente il tentativo di estromissione del consiglio direttivo dalle naturali funzioni di controllo non essendo stata pretestuosamente ancora concessa la possibilità di riunire come da nostra ripetuta istanza, il consiglio di questa associazione. I sottoscritti consiglieri hanno allora ritenuto che l'unica soluzione possibile, non per loro volontà, fosse questa di"sfiduciare il presidente Santi" a mezzo stampa. Carlo Perali, Riccardo Messina, Giuseppe Morino, Marco Ricci, Paolo Roticiani, Federico Paci.

Pubblicato il: 16/11/2004

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