Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Sesso e minacce, una 44enne in manette

Era lei a gestire il giro di estorsione per il quale due settimane fa erano finiti in manette due moldavi caduti nell'agguato dei carabinieri di Orvieto proprio mentre intascavano la ragguardevole somma di 6 mila e 500 euro. Per lei le manette ai polsi sono scattate nella notte scorsa proprio ad Orvieto dove i militari l'hanno attirata con un complicato escamotage.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Una distinta bielorussa di 44 anni. Era lei a gestire il giro di estorsione per il quale due settimane fa erano finiti in manette due moldavi caduti nell'agguato dei carabinieri di Orvieto proprio mentre intascavano la ragguardevole somma di 6 mila e 500 euro. Per lei le manette ai polsi sono scattate nella notte scorsa proprio ad Orvieto dove i militari l'hanno attirata con un complicato escamotage.

Aveva vissuto per qualche tempo sulla Rupe insieme alla figlia ed era nota in centro anche per quel suo aspetto decisamente giovanile e avvenente. Un domicilio più recentemente l'aveva tenuto in un piccolo paese del viterbese, lei che da 10 anni si spostava per l'Italia senza il regolare permesso di soggiorno.  Di certo aveva il radar per capire chi sarebbe rimasto senz'altro vittima del suo fascino e fosse contemporaneamente in preda a qualche difficoltà economica. La tecnica era questa. Adescava le vittime fingendosi innamorata e accettando le loro richieste di natura sessuale. Entrata in intimità con loro, si guadagnava con suadenti mezzi la loro fiducia. Fintanto che i malcapitati si risolvevano a confidarle le pene economiche che stavano attraversando. E li il lampo di genio. N.B - queste le sue iniziali - dava loro a credere che quel debito - maturato con le banche o con privati - se l'era assunto lei. Aveva risolto i loro guai e il denaro adesso sarebbe spettato a lei. E' qui che sarebbero entrati in scena gli"emissari" della donna. Erano loro a fare il lavoro sporco. Estorcere materialmente le somme anche dietro minaccia di morte. Almeno due sarebbero le estorsioni accertate ad Orvieto. Quella ai danni dell'operaio cinquantenne che è costato l'arresto ai due moldavi presso la pompa di benzina dello Scalo due settimane fa. In quel caso si trattava di 6 mila e 500 euro. Ma un altro orvietano sarebbe caduto nelle maglie astute di questa sirena incantatrice, un pensionato a cui la donna avrebbe sottratto 15 mila euro.  Le vittime, tra l'altro, erano entrambe coniugate per cui ancor più facilmente ricattabili. Lei, laureata e con precedenti di polizia per reati ugualmente legati all'estorsione, sulla scena non compariva praticamente mai.

Sfuggente, si spostava in continuazione tra Orvieto, il Viterbese, Roma, la Toscana. E dovunque andasse a precederla c'erano sempre suoi emissari. Molti e sempre diversi. Da questa particolarità prende spunto il nome con cui i carabinieri della compagnia di Orvieto - che hanno condotto le indagini - hanno chiamato l'operazione."Matrioska". Come nella famosa bambolina spuntavano infatti sempre nuovi personaggi senza che mai si potesse arrivare al cuore di quella organizzazione.

E nell'ultima settimana un ultimo appuntamento le era stato fissato anche Roma dove gli inquirenti speravano di coglierla in flagrante. Ma anche qui con le stesse modalità - esattamente come era accaduto in via Angelo Costanzi - di spostare continuamente orario e il luogo per lo scambio del denaro, il tentativo era andato in fumo. L'altra notte però i militari della compagnia di Orvieto al termine di poco più di un mese di serrate indagini, l'hanno attirata nella città del Duomo, dove la quarantaquattrenne per qualche tempo aveva prestato servizio come assistente per anziani. E l'hanno tratta in arresto. Nadia Bashchuk è stata immediatamente trasferita nel carcere femminile di Civitavecchia dove è rinchiusa con l'accusa di minacce ed estorsione. 

 

 

 

Pubblicato il: 16/11/2004

Torna alle notizie...