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Udienza preliminare nel processo per abuso sessuale

L'abuso si sarebbe consumato due estati fa ai danni di un ragazzino minorenne residente nel paese dell'Alto Orvietano. Il suo presunto stupratore un marocchino di cinquant'anni anni, processato adesso in contumacia

FABRO - Violentato a quindici anni nel bagno della stazione ferroviaria. L'abuso si sarebbe consumato due estati fa ai danni di un ragazzino minorenne residente nel paese dell'Alto Orvietano. Il suo presunto stupratore un marocchino di cinquant'anni anni, processato adesso in contumacia.

Nell'udienza preliminare di ieri mattina il gup Silverio Tafuro ha accolto le richieste della difesa di effettuare un supplemento di perizia che dovrà stabilire se le tracce di liquido seminale rinvenute negli indumenti intimi del ragazzino siano riconducibili al minore o addirittura a una terza persona. Dal momento che dagli esiti dell'ultima perizia - tre in tutto quelle già effettuate - sarebbe emersa la non compatibilità del seme con quello del marocchino imputato.

I fatti fanno riferimento ai primi di luglio dello scorso anno quando il quindicenne di ritorno dalla rassegna estiva di Arezzo Wave venne abbordato dal cinquantenne che già nello scompartimento del convoglio ferroviario avrebbe iniziato a adescarlo e quindi a molestarlo insistentemente. Sarebbe stato però a Fabro che si sarebbe definitivamente consumata la violenza. Nel bagno della stazione, dove il ragazzino si era immediatamente recato una volta sceso dal treno e dove sarebbe stato raggiunto dall'extracomunitario.

Fu subito dopo che il minorenne allertò i carabinieri dal proprio telefonino cellulare. I militari dell'Arma di Fabro non ci misero molto a raggiungere l'uomo e trarlo in arresto in un bar nei pressi della stazione mentre sorseggiava un caffè. A condurre le indagini sulla delicata quanto agghiacciante vicenda vennero chiamati i Carabinieri del Ris.

Per l'extracomunitario che si trovava in Italia in attesa del permesso di soggiorno si aprirono immediatamente le porte del carcere. Ma nella casa di reclusione di via Roma rimase unicamente per il tempo delle indagini preliminari. Scaduti i termini di custodia, una volta a piede libero, l'uomo si è dileguato nel nulla, facendo completamente perdere le proprie tracce. Contro di lui il processo prosegue adesso in contumacia. I genitori del minore si sono costituiti parte civile affidando le proprie richieste all'avvocato Sergio Finetti. Mentre l'uomo è attualmente difeso d'ufficio dall'avvocato Giacomo Leonasi. L'udienza per la nomina del consulente che sarà incaricato dal tribunale di effettuare il supplemento di perizia è stata fissata per il prossimo 20 dicembre.

Pubblicato il: 15/11/2004

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