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Musica in carcere

Alcuni gruppi musicali che gravitano intorno al centro di aggregazione giovanile"tamburino" portano le loro note nella casa di reclusione di Orvieto. E dopo i Rockover e i Pedroximenex  altri gruppi sono pronti ad esibirsi nel teatro del carcere

foto di copertina

C'è un progetto, il progetto"Altamira" dell'Associazione Arci Ora d'Aria, grazie al quale  due operatori della Cooperativa sociale"Il Quadrifoglio" da più di tre anni hanno la possibilità di accedere ogni venerdì pomeriggio nella Casa di Reclusione di Orvieto e parlare con i detenuti che ne fanno richiesta.
Il progetto, presente anche nelle altre carceri umbre, è rivolto principalmente ai detenuti tossicodipendenti ed alcoldipendenti e costituisce di fatto uno sportello informativo costante e continuo che cerca di dare  risposte alle particolari esigenze di coloro che si trovano a vivere l'esperienza carceraria nella non facile condizione di dipendenza da sostanze psicotrope.

I detenuti che accedono allo sportello informativo"Altamira" hanno la possibilità di avere consulenza legale gratuita, informazioni e contatti con i servizi pubblici e privati che si occupano di tossicodipendenza ed alcoldipendenza, con le comunità terapeutiche riabilitative, con le agenzie lavorative del territorio, con vari enti pubblici (anagrafe comunale, INPS, ufficio del registro, ambasciate ecc.) e in collaborazione con la Biblioteca comunale, prendere libri in prestito… e altro ancora. Tutto ciò in stretta collaborazione con gli operatori carcerari e con gli operatori del Ser.T. (Servizio per le Tossicodipendenze) e G.O.A,T. (Gruppo Operativo Alcologico Territoriale) di Orvieto.

Tra le varie attività svolte dentro e fuori il carcere, gli operatori hanno attivato una collaborazione con l'Associazione P 285 che gestisce il Centro di Aggregazione Giovanile"Tamburino". L'idea era quella di proporre ai vari gruppi musicali orvietani, che gravitano nel centro giovanile, di esibirsi di fronte ad un pubblico particolare come quello dei detenuti della Casa di Reclusione di Orvieto e offrire così ai reclusi anche alcuni momenti ricreativi. La proposta è piaciuta e molti gruppi hanno dato la loro disponibilità ad esibirsi gratuitamente nel teatro del carcere. Il 9 giugno scorso si è esibito il gruppo dei Rockover (vedi foto) e l' 11 novembre hanno replicato i PedroXimenex. Altri concerti, con altri gruppi, sono previsti nei prossimi mesi.

Il carcere, per sua natura, è un' istituzione chiusa, i cui contatti con la comunità esterna sono necessariamente limitati e anche chi vive e lavora nella nostra città tende a dimenticarsi della sua presenza. Offrire la possibilità, anche se occasionale e limitata ad eventi ricreativi, di un' apertura al territorio può rappresentare un momento di incontro e di scambio con l'esterno, piccolo ma significativo. E non solo per chi trascorrerà piacevolmente due ore ascoltando della buona musica, ma anche per chi ha deciso di andarla a suonare proprio lì.

Pubblicato il: 11/11/2004

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