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A Fabro altri due arresti per associazione a delinquere finalizzata alla truffa

Arrestati dai carabinieri di Fabro e dalla compagnia di Orvieto. Si tratta di due giovani componenti della Consul Packaging che avevano truffato alcune aziende nazionali ed estere per 500mila euro. Tra le aziende coinvolte anche una di Orvieto

Cronaca

di Redazione
Associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Con questa accusa sono finiti in manette due fratelli di Roma di 28 e 34 anni. A finire dietro le sbarre di Via Roma, nell'ottobre scorso, altri soci dell'azienda ed il titolare della stessa,di 58 anni, padre dei due arrestati di ieri. La truffa aveva coinvolto diverse aziende europee. La banda aveva fatto nascere la Consul Packaging con sede fittizia a Fabro. Si trattava di un'azienda operante nel commercio che acquistava da aziende italiane ma anche europee materiale edilizio, informatico ma anche alimentare e, come scadenza di pagamento, poneva i quasi classici 60-90 giorni. Solo che pagava con assegni posdatati che, al momento dell'incasso, figuravano scoperti. Il giro di assegni e insoluti verso i fornitori, in sei mesi di vita dell'azienda, è stato, secondo gli inquirenti, di circa 500mila euro, ovvero un miliardo delle vecchie lire. Difficile per le aziende coinvolte non dare fiducia agli acquirenti che, il più delle volte, si presentavano direttamente, a bordo di auto di lusso, eleganti e con splendide ragazze al loro fianco. Insomma, la fotografia dei manager di successo - rappresentati dai giovani arrestati proprio la scorsa notte - ha prodotto crediti ora inesigibili per le aziende coinvolte. Ordini che comunque, per ogni singola azienda truffata, si mantenevano nell'ordine dei 30/40mila euro.

Tra le aziende truffate anche un'azienda infornatica di Orvieto

Pubblicato il: 04/02/2003

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