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Consiglio comunale aperto. In discussione la gestione della sanità nell'Orvietano

Stato di attuazione dei programmi, in ambito sanitario e sociale, nel territorio orvietano". È il tema del Consiglio comunale aperto che si svolgerà martedì 10 novembre, alle 16. Intervista ad Evasio Gialletti (nella foto) sui lavori del Consiglio. Questione casello Orvieto nord e coppie di fatto

foto di copertina

Il presidente del Consiglio comunale Evasio Gialletti torna, ancora una volta, a parlare dei lavori del Consiglio.
Lo fa nel bel mezzo di due sedute importanti. La prima  ha visto la massima assise cittadina confrontarsi su temi importanti come quello del voto agli immigrati, delle coppie di fatto e del Casello nord sull'A1. La seconda, che si terrà il 10 novembre, si occuperà della sanità e sarà una seduta aperta.

 

 Il Consiglio comunale - afferma Gialletti - su alcuni temi non risponde alle indicazioni di partito. Penso che questo, nel momento in cui ci si interroga su argomenti che hanno a che vedere con la propria coscienza, sia giusto."

 

Sull'ordine del giorno Proposto da Imbastoni su"coppie di fatto". Come è andata?

Al di là del risultato che la mozione di Imbastoni ha ottenuto grazie ad un voto trasversale, che ha visto votare a favore anche dei pezzi della minoranza, è importante segnalare come su un argomento del genere non ci siano e non ci debbano essere delle indicazioni di partito. Si tratta di questioni che hanno poco a vedere con la politica e molto con l'appartenenza culturale dei singoli, la percezione che singolarmente si ha della morale e della vita.

Nessuna spaccatura ma dialettica interna, questa volta legata ai singoli consiglieri e non alle singole forze politiche

 

Motivazioni sul"no" in merito al Casello autostradale.

Il no a quella mozione è giunto non per l'ipotesi di casello nord dell'A1, ma perché quella mozione, così come era stata presentata, poteva rischiare di mettere in dubbio la seconda fase della realizzazione della complanare. Questo non se lo può permettere il consiglio né, tanto meno, la città ed i suoi abitanti.

 

Consiglio comunale di martedì 10 novembre su"Stato di attuazione dei programmi, in ambito sanitario e sociale, nel territorio orvietano". Perché?
Un argomento difficile. Orvieto è stata privata della Asl con una promessa precisa. Nessun calo di servizi ai cittadini, anzi. Miglioramento degli stessi. La sanità ha difficoltà.  Le ha in Umbria ed anche ad Orvieto. Ma il caso orvietano è quello che ci interessa. C'è un ospedale di emergenza urgenza che deve rispettare gli standard di riferimento. C'è un organico in sofferenza ma arrivano segnali importanti sul reintegro dei primari. Si sta dando una risposta al personale tecnico ed infermieristico. La necessità di un Consiglio comunale aperto è quella di individuare i problemi attuali ed emergenti per creare una piattaforma di confronto con l'assessorato regionale e l'Asl di Terni affinché ad Orvieto sia restituito a pieno il ruolo e la funzionalità promesse ai cittadini. E su questa trattativa il Comune di Orvieto e tutti i comuni del comprensorio dovranno giocare un ruolo da protagonisti.

Vorrei, inoltre, fare delle raccomandazioni alla Asl. È necessario garantire la manutenzione ordinaria alla struttura affinché non si rovini. Abbiamo aspettato molto per avere un nuovo ospedale e non vorremmo che diventi vecchio troppo in fretta.

Nell'àmbito del tema sanità esiste anche il problema del disagio giovanile che non è semplice affrontare. Perché la tossicodipendenza ed altri fenomeni più nascosti ma forse ancor più presenti come l'abuso di alcolici in età giovanile, sono strettamente legate al disagio dei giovani. Vanno studiati nuovi meccanismi di confronto con i giovani e vanno pensati, insieme, meccanismi di integrazione e di salvaguardia. Non è cosa semplice anche perché sempre più è evidente un distacco ed una sorta di impermeabilità tra il mondo della politica e quello dei giovani.

Pubblicato il: 09/11/2004

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