Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

No al piano di sviluppo edilizio di Ciconia

L'associazione politico culturale Altra città e WWF contro il piano urbanistico di Orvieto che la Provincia di Terni appresta a discuscutere

L'associazione politico culturale Altra città, nata da poco e animata da Andrea Scopetti lancia un allarme per le scelte urbanistiche di Orvieto che la Provincia si appresta ad analizzare. Anche sulla bacheca del WWF preoccupazione per l'aspetto che assumerà Ciconia dopo l'approvazione del Piano.

Questo il testo diffuso da Altra città e le foto della Bacheca WWF, che segnalano il contrasto tra scelte di "buon vivere" con cui la città intende presentarsi e scelte urbanistiche.

"L'Amministrazione Provinciale di Terni sta esaminando la variante al PRG del Comune di Orvieto che, seppur migliorato rispetto al piano originario per gli adeguamenti al PTCP e per gli studi conoscitivi svolti sul paesaggio e sulle caratteristiche territoriali, continua a destare forti dubbi nella parte normativa per la carenza di documenti comparativi tesi ad evidenziare le modifiche intervenute rispetto al piano approvato nel febbraio 2000.

La maggiore preoccupazione è legata all'eccessivo sviluppo delle nuove aree di urbanizzazione, che determineranno inevitabilmente un pesante impatto ambientale e paesaggistico  in un territorio assolutamente rilevante sotto questi profili e incideranno pesantemente sui già grandi problemi della periferia.

Considerando il processo di perdurante stagnazione demografica, il dimensionamento del piano e la rilevante crescita residenziale non trovano altra giustificazione se non quella di mera opportunità economica tesa ad alimentare un modello di sviluppo arretrato ed incentrato sulle attività edilizie, che purtroppo sta stravolgendo l'intera"verde" Umbria.

Siamo fortemente preoccupati per la genericità e/o la mancanza di valide motivazioni sulla collocazione delle aree di espansione e di valutazioni circa le condizioni ambientali, di tutela e valorizzazione territoriale, di ricerca di una qualsiasi riflessione in merito all'impatto ambientale e paesaggistico che gli interventi programmati comporteranno.

L'aggressione al territorio, ai suoi valori e al paesaggio è ben rappresentata dalla situazione che  il piano determinerà in Località Poggente, dove si deturperà un ampio dosso panoramico che amplificherà gli orrori urbanistici di Ciconia; analogamente costituiranno un forte carico impattante le nuove decine di ettari di ampliamento dell'area industriale non solo come fatto in sé, ma come evidente incapacità di corretta pianificazione su area vasta, per cui stiamo assistendo al fiorire di poli industriali all'interno di ciascun comune, giungendo a compiere scempi come nel caso dell'area industriale di Baschi posta a ridosso del Parco Tevere.

Ricordando le priorità che, allora, rendevano opportuna e necessaria la formazione di un nuovo PRG per Orvieto:

-          riqualificazione e valorizzazione del centro storico

-          riqualificazione e valorizzazione delle periferie

-          riqualificazione e valorizzazione dei borghi e delle frazioni

-          aree di espansione in misura limitata e circostanziata

e vedendo quello che effettivamente si è prodotto e si produrrà, sembra di trovarsi di fronte ad un Piano Regolatore di un'altra città e all'evidente scissione tra analisi e progetto.

La città di Orvieto, per quello che rappresenta per la storia dell'insediamento, per la morfologia e la singolarità ambientale, per i fondi pubblici investiti in una grande opera di risanamento, per il suo territorio, meritava ben altro.

Confidiamo nella capacità dell'Ente Provincia di comprendere tali situazioni e di verificare scrupolosamente l'attinenza di simili azioni con i principi di tutela ambientale e paesaggistica contenuti nei suoi atti di programmazione e pianificazione territoriale.

 

Pubblicato il: 04/11/2004

Torna alle notizie...