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A ''Venti Ascensionali'' la guerra tra racconti e poesia

Dalle rivolte bracciantili si passa, questo pomeriggio, a parlare di un argomento ancor più crudo e cruento, e tristemente attuale: la guerra. Al Caffè Montanucci alle 17.30 tra poesia e racconti riecheggiano nella rassegna Venti Ascensionali pensieri e testimonianze di importanti scrittori e personaggi che hanno lottato e documentato, ognuno con la sua personale battaglia.

Cultura

Dalle rivolte bracciantili si passa, questo pomeriggio, a parlare di un argomento ancor più crudo e cruento, e tristemente attuale: la guerra. Al Caffè Montanucci alle 17.30 tra poesia e racconti riecheggiano nella rassegna Venti Ascensionali pensieri e testimonianze di importanti scrittori e personaggi che hanno lottato e documentato, ognuno con la sua personale battaglia. Testi tratti da Elio Vittorini, Italo Calvino, Alessandra Bocchetti e Slavenka Drakulic.

I primi due hanno vissuto sulla loro pelle la ferocia della seconda guerra mondiale, Vittorini che durante il conflitto svolse attività clandestina per il partito comunista assistette con drammaticità anche alla guerra civile spagnola, schierandosi con i Repubblicani.

Calvino si sottrasse all'arruolamento forzato nell'esercito fascista, e assecondando un sentimento che nutriva fin dall'adolescenza, si aggrega ai partigiani della Brigata Garibaldi, e fa così «la prima scoperta del lancinante mondo umano».

Alessandra Bocchetti la sua guerra la fece in nome dei diritti delle donne, facendo parte dei ferventi movimenti femministi che animarono anche l'Italia negli anni '60 e '70. E un altro sanguinoso conflitto lo testimonia la Drakulic, una donna in prima linea sul fronte degli scontri accesi…"Quando lavoravo a Zagabria dovevo lottare continuamente per potermi esprimere". Nei suoi"Balkan Express affronta lo scoppio della guerra nella ex Jugoslavia e porta avanti una riflessione sulla disgregazione della società civile provocata dal conflitto e le metamorfosi dei valori, del modo di pensare, del proprio io, fino al punto di non riconoscersi più che ogni lotta porta con sé, Voce narrante Roberto Biselli.

Riflessioni mai così attuali perché la guerra non è un antico spettro, ma è una realtà che ancora ci perseguita, miete vittime fisiche e soprattutto mutila la società e le coscienze. Quello a cui si assiste oggi in Medio Oriente ci porta indietro, e con doveroso rispetto per coloro che hanno memoria ed hanno scritto di tanta atrocità si prova a capire questa efferatezza, per capire cosa accade oggi, per comprendere che il dolore in ogni tempo e in ogni luogo è lo stesso ed è necessario acquisire una responsabilità non solo sociale ma, in primis, culturale.

Temi più leggeri e "gustosi" per Sabato 6 novembre al Palazzo del Gusto. Il pomeriggio con Alberto Capatti, studioso appassionato della"cultura gastronomica" che parla delle sue opere"L'Osteria nuova" e"Autobiografia di Pellegrino Artusi" è stato rinviato al 29 gennaio 2005.

Alle 19.30, al Palazzo del gusto la serata, dedicata ad Aronne Livi, con olio vino e bruschette, il tutto accompagnato da fisarmonica e mandolino.

Domenica 7 Novembre alle 17.30 apertura mostra della Collettiva del SACI (Studio Art Center International di Firenze) una scuola d'arte prestigiosissima che accoglie aspiranti artisti da tutto il mondo con opere di italiani e stranieri.

Pubblicato il: 03/11/2004

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