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Dietro minaccia di morte consegna oltre 6 mila euro

Estorsione e minacce. Con queste accuse sono scattate le manette ai polsi di due extracomunitari caduti nell'agguato dei carabinieri di Orvieto proprio mentre intascavano la ragguardevole somma

di Stefania Tomba

ORVIETO - Estorsione e minacce. Con queste accuse sono scattate le manette ai polsi di due extracomunitari caduti nell'agguato dei carabinieri di Orvieto proprio mentre intascavano la ragguardevole somma di 6 mila e 500 euro.

La vittima è un operaio orvietano di cinquant'anni. Da due mesi l'uomo subiva minacce di morte da parte dei moldavi dai quali era accusato di aver ricevuto in prestito il denaro senza poi restituirlo. Denaro di cui l'operaio, secondo la versione fornita dai due, avrebbe avuto bisogno per la propria attività professionale. Stando agli inquirenti, però, nessun effettivo riscontro avrebbe, al momento, consentito di appurare il reale fondamento delle pretese vantate dagli stranieri sul cinquantenne orvietano. In buona sostanza nulla proverebbe concretamente che l'operaio abbia effettivamente ricevuto dai due l'ingente somma. Né sarebbe emersa chiaramente la natura del rapporto che avrebbe potuto legare i tre uomini. Per questo a danno degli extracomunitari resta in piedi attualmente la pesante accusa di estorsione oltre a quella altrettanto grave di minacce.

Si tratta di M.M. di ventisette anni e D.A. di trentadue, entrambi moldavi, senza fissa dimora e sprovvisti del regolare permesso di soggiorno. Sono finiti agli arresti nel blitz di martedì mattina e trasferiti immediatamente in via Roma, dove restano a disposizione del magistrato inquirente. A tessergli la tela i carabinieri di Orvieto che un paio di mesi fa accolsero la denuncia dell'operaio. Scattarono da lì i riscontri incrociati delle forze dell'ordine volti ad accertare le responsabilità di ognuno all'interno della fumosa vicenda.

La indagini sono proseguite a ritmo serrato fintanto che gli uomini dell'Arma hanno definitivamente stretto il cerchio con tanto di appostamento che ha permesso loro di cogliere i malviventi in flagranza di reato, mentre in una busta di plastica incassavano la somma: 500 euro in contanti e 6000 euro in titoli al portatore. Tutto come da accordi intercorsi telefonicamente tra l'operaio, guidato dai militari nella delicata operazione, e i due malviventi. Solo che all'appuntamento stabilito per la consegna del denaro c'erano anche i carabinieri. Ore 11 in punto, presso un distributore di via Angelo Costanzi. Questo l'appuntamento definitivo fissato al termine di un balletto di posti ed orari diversi che si è protratto per l'intera mattinata. Tentativo questo messo in atto dai moldavi al fine di ottenere le maggiori garanzie possibili di agire indisturbati e senza sorprese sgradite.

Un'operazione delicatissima e spettacolare portata a termine in pieno giorno in una frequentata pompa di benzina nei pressi del casello autostradale che immancabilmente ha suscitato molto clamore.

Pubblicato il: 03/11/2004

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