Misure tampone per ovviare alla carenza di infermieri all'ospedale di Orvieto

Misure-tampone per ovviare alla carenza di infermieri all’ospedale di Orvieto

Venerdì scorso i sindacati del personale sanitario della provincia hanno incontrato l’Asl: subito nuove assunzioni (a tempo determinato) per i reparti di pronto soccorso, ostetricia-ginecologia e dialisi

Uno dei problemi principali della Sanità orvietana è la carenza di personale infermieristico, soprattutto specializzato.

E venerdì scorso, i sindacati che rappresentano i lavoratori del settore hanno ottenuto dei risultati confortanti dall’incontro con i dirigenti della Asl (Azienda sanitaria locale), che sovrintende l’organizzazione sanitaria di Terni e Orvieto. La pensa così Emanuela Latini, il segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica-Sanità: «Siamo soddisfatti dell’incontro avuto con l’Azienda: subito ci sarà una situazione-tampone per aumentare il personale dei settori di pronto soccorso, ostetricia-ginecologia e dialisi».

Al di là di questo sarà presentato un progetto di rivisitazione dello status quo: « Ci dovrebbe essere al più presto, fra 7-10 giorni al massimo, una proposta organizzativa con eventuale nuovo personale da assumere - prosegue Latini -. Comunque, più in là faremo anche una verifica se gli standard fissati (relativi al personale da assumere, ndr) sono congrui», oppure se è necessario ricorrere ad altri contratti, magari a tempo determinato.

Sempre in tema di personale paramedico, la formazione degli Oss (Operatori socio sanitari, cioè figure professionali specializzate) sta per decollare con un corso ad hoc. «È tutto pronto - conclude Latini -». Così, una volta formati gli operatori da assumere, reparti specializzati come la terapia intensiva e la risonanza magnetica potranno essere più efficienti. E con essi l’intero ospedale di Orvieto e, non si deve dimenticare, del comprensorio.