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La spesa al mercato attira ancora gli orvietani

Tradizione e ricerca della qualità.  Altri sapori e un rapporto umano. Questi i motivi per cui gli orvietani non mancano il consueto appuntamento bisettimanale del mercato. Il giovedì ed il sabato sono i giorni canonoci da decenni(nella foto Rosa Mocetti, figura storica del mercato, in una foto di repertorio)

foto di copertina

ORVIETO - Tradizione e ricerca della qualità. Questi i motivi per cui gli orvietani non mancano il consueto appuntamento bisettimanale del mercato. Gli habitué dei banchi sono convinti che dalle cassette del mercato si possa ancora portare a casa la qualità. Anche se ormai i prezzi sono equiparati a quelli della grande distribuzione, anzi a volte leggermente superiori."Ma vuoi mettere il piacere di una passeggiata tra gli odori della frutta e verdura appena colta?". Dice Laura Panara. L'aspetto prettamente culturale e affettivo, insomma, ha il suo peso. Ma accanto al desiderio di mantenere viva una sana tradizione, c'è la convinzione diffusa di poter acquistare prodotti genuini. Nessun marchio, la garanzia è rappresentata dall'aspetto del prodotto. Poi c'è la fiducia che lega i clienti al"bancarolo" che si conosce da tanto tempo."I sapori dei prodotti acquistati al mercato - afferma Patrizia Sabatini -  non sono gli stessi di quelli che si mettono nel carrello del supermercato". Anche tra i banchi però bisogna saper scegliere. E qui entra in gioco il rapporto di fiducia che spesso lega ortolani e clienti e si tramanda di generazione in generazione. E il piccolo banco diventa automaticamente sinonimo di genuinità. Altro discorso per quel che riguarda la convenienza. Comprare al mercato non significa risparmiare.

C'è semmai il piacere di essere serviti con cura ed attenzione - afferma Michele Forbicioni - ma in fondo i prezzi in alcuni casi sono anche più alti della grande distribuzione". Tuttavia resta il piacere di essere premiati dal gusto e dalla cura messa nei particolari, come quella di ricevere gratuitamente gli odori o poter assaggiare un prodotto calorosamente consigliato. Dello stesso parere è Marilyn Lewis soddisfatta di poter scegliere  un banco per ogni specialità che desidera acquistare. Anche lei non ne fa una questione di prezzo ma esclusivamente di fiducia. Il mercato diventa anche un piccolo microcosmo che può dare qualche segnale rispetto allo stato economico delle famiglie orvietane. È vero che i prezzi sono più alti a volte di quelli dei supermercati, ma è anche vero che nell'ultima settimana del mese si razionalizzano gli acquisti badando al risparmio. Quindi c'è meno spazio per prodotti ad alto costo (funghi, castagne in questo periodo, ndr) e si bada molto ai cartellini con le offerte. È quanto notano i gestori dei banchi di piazza del Popolo che nell'ultima settimana del mese vedono diminuire i propri incassi e aumentare le eccedenze. Una sensazione diffusa e confermata anche dai clienti."Bado molto la prezzo - precisa Rosa Mariniello - specie nell'ultima settimana del mese quando l'occhio cade in modo molto più attento sui cartellini delle offerte".

Pubblicato il: 23/10/2004

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