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Braccianti, la memoria che resta

Come è cambiato il lavoro e i suoi modi di produzione? Come si è passati dalla mezzadria al lavoro bracciantile? Quali erano un secolo fa e quali sono oggi le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche? Tutti questi interrogativi sono alla base della sezione di Venti Ascensionali dedicata al rapporto tra memoria e lavoro che inizia oggi alle 17,30 presso la Sala del Carmine e che si concluderà martedì 27 con la proiezione del film sul mobbing"Mi piace lavorare" interpretato da Nicoletta Braschi

Società

foto di copertina

Come è cambiato il lavoro e i suoi modi di produzione? Come si è passati dalla mezzadria al lavoro bracciantile? Quali erano un secolo fa e quali sono oggi le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche? Tutti questi interrogativi sono alla base della sezione di Venti Ascensionali dedicata al rapporto tra memoria e lavoro che inizia oggi alle 17,30 presso la Sala del Carmine e che si concluderà martedì 27 con la proiezione del film sul mobbing"Mi piace lavorare" interpretato da Nicoletta Braschi.

Il rapporto tra memoria e lavoro è protagonista di numerosi appuntamenti che si terranno ad Orvieto all'interno della rassegna culturale Venti Ascensionali, iniziata il 2 ottobre 2004 e che terminerà il 28 gennaio 2005. La memoria, cioè, di quei lavoratori che nel corso del secolo appena concluso scoprivano, nella difficoltà del lavoro bracciantile quotidiano, nella propria identità lavorativa e nell'agire collettivo sindacale e politico, una dimensione qualificante di un impegno teso ad un miglioramento delle proprie condizioni.

Sabato 23 ottobre e domenica 24 la compagnia teatrale Armamaxa presenterà, presso la Sala del Carmine, il percorso audio e fotografico e lo spettacolo Braccianti, la memoria che resta a cura di Giovanni Rinaldi e Paola Sobrero."Braccianti" è il primo appuntamento del cartellone teatrale Migrazioni di memorie ed inaugurerà la rassegna dedicata al teatro civile e d'innovazione, organizzata congiuntamente da Associazione TeMa e Laboratorio Teatro Orvieto.

La memoria che resta" è un libro che raccoglie moltissimi documenti del bracciantato agricolo del basso Tavoliere, il vissuto quotidiano, le cronache, le fotografie, testimonianze, mito e storia dei braccianti di quelle terre. Cerignola, il paese di Giovanni Rinaldi già dal 1909 era animato da rivolte bracciantili e gli operai agricoli dal '9 al '56 sono rimasti uniti nella ribellione e nella lotta per superare le durissime condizioni lavorative. A questo progetto ha aderito con convinzione anche la Cgil di Orvieto.

Pensiamo - afferma Maria Rita Paggio, responsabile dell'organizzazione sindacale - che sia fondamentale riappropriarci, da un punto di vista storico, politico e culturale della memoria sul lavoro.

La presenza bracciantile, evoluzione di quella mezzadrile negli anni settanta, ha avuto ad Orvieto un ruolo importante. Orvieto è stata il punto di forza della Federbraccianti della provincia di Terni e forte fu, in quegli anni, la presenza delle leghe bracciantili in zone come Corbara, Canale, la Sala… Recuperare la memoria - conclude Rita Paggio - significa oggi aiutarci a riflettere sulle condizioni del lavoro attuale e sulle problematiche legate alla flessibilità e alla precarietà, alla dignità. D'altronde i problemi dei braccianti del passato sono i problemi degli extracomunitari di oggi".

Il tema del lavoro è centrale anche nelle due proiezioni cinematografiche di lunedì 25 e martedì 26 ottobre alle ore 17,30 presso la Sala del Carmine. Il primo appuntamento è con"Giovanna", di Gillo Pontecorvo (1955)."Purissimo film neorealista", così lo accolse la critica della Mostra del cinema di Venezia alla sua uscita, mette in scena lo sciopero di un gruppo di operaie tessili che reagiscono al licenziamento occupando la fabbrica e continuando a produrre.

Il giorno successivo in un affresco delicato, poetico ed estremamente realistico si parla di mobbing ed emarginazione attraverso la visione del commovente film documentario di Francesca Comencini e interpretato da Nicoletta Braschi"Mi piace lavorare" (2004).

"Con questa sezione della rassegna Venti Ascensionali - afferma il direttore artistico Massimo Achilli - si intende riflettere pertanto proprio sulla memoria dei lavoratori come fonte assolutamente primaria per comprendere lo sviluppo della società italiana contemporanea, che ha avuto nel lavoro bracciantile una delle sue caratteristiche più rilevanti.


Gli appuntamenti:

Sabato 23 ottobre
Alle ore 17:30
l'appuntamento con la mostra fotografica e il percorso audio alla Sala del Carmine, con la collaborazione di Pasquale Susca, Paolo Longo e Mimmo Attedemo. Seguirà alle 18.00 un incontro con la compagnia Armamaxa e i rappresentanti CGIL ORVIETO in occasione dei 60 anni della Camera del Lavoro di Orvieto.
Alle ore 18:00 l'incontro con la compagnia Armamaxa e rappresentanti Cgil in occasione dei 60 anni della Camera del Lavoro di Orvieto.

Domenica 24 ottobre alle ore 21.00, sempre presso la Sala del Carmine la rappresentazione teatrale di"Braccianti, la memoria che resta" di e con Enrico Messina e Micaela Sapienza, produzione Armamaxa in collaborazione con CGIL Orvieto.

Lunedì 25 ottobre alle ore 17:30 Sala del Carmine Proiezione film"Giovanna" di Gillo Pontecorvo
Martedì 26 ottobre alle ore 17:30 Sala del Carmine Proiezione film"Mi piace lavorare" di Francesca Comencini.          

Per ulteriori informazioni, foto e notizie su questo ed altri appuntamenti www.ventiascensionali.org 
Laboratorio Teatro Orvieto:  0763/341265 - Teatro Mancinelli: 0763/340493

Pubblicato il: 22/10/2004

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