Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Al via"Migrazioni di Memorie" con lo spettacolo Braccianti

Al progetto, ospitato presso la Sala del Carmine, aderisce anche la CGIL.  Alla Sala del Carmine, domenica 24 ottobre, alle 21

foto di copertina

È atteso per domenica prossima, 24 ottobre, il primo appuntamento del cartellone teatrale Migrazioni di memorie.
Lo spettacolo della compagnia Armamaxa, dal titolo Braccianti - la memoria che resta, si terrà alla Sala del Carmine alle ore 21.00 ed inaugurerà la rassegna dedicata al teatro civile e d'innovazione, organizzata congiuntamente da Associazione TeMa e Laboratorio Teatro Orvieto.
Il vissuto di quei contadini che, dall'inizio del '900 e fino a tutta la metà del secolo, si ribellarono alle umilianti condizioni di lavoro cui erano costretti, verranno ripercorse attraverso la narrazione di quelle lotte e di quelle sofferenze, dall'occupazione delle terre alle vicende della riforma agraria.  Con una struttura narrativa fatta di parole, coreografie e gesti -  supportata da fotografie proiettate sullo sfondo e da rumori che evocano immagini - la voce di quei braccianti di ieri si trasforma quasi in cronaca d'attualità.
Braccianti nasce come progetto artistico e sociale che invita a riflettere su temi quali lo sfruttamento, la povertà e i diritti umani. E difatti accompagnerà lo spettacolo di domenica sera anche una mostra audio-fotografica con i materiali d'archivio del lavoro teatrale.
Al progetto, che rientra anche nel contenitore di Venti Ascensionali, ha aderito con convinzione anche la Cgil di Orvieto."Pensiamo - afferma Maria Rita Paggio, responsabile dell'organizzazione sindacale - che sia fondamentale riappropriarci, da un punto di vista storico, politico e culturale della memoria sul lavoro. La presenza bracciantile, evoluzione di quella mezzadrile negli anni settanta, ha avuto ad Orvieto un ruolo importante. Orvieto è stata il punto di forza della Federbraccianti della provincia di Terni e forte fu, in quegli anni, la presenza delle leghe bracciantili in zone come Corbara, Canale, la Sala… Recuperare la memoria - conclude Rita Paggio - significa oggi aiutarci a riflettere sulle condizioni del lavoro attuale e sulle problematiche legate alla flessibilità e alla precarietà, alla dignità. D'altronde i problemi dei braccianti del passato sono i problemi degli extracomunitari di oggi".
Lo spettacolo è liberamente ispirato al testo"La memoria che resta. Vissuto quotidiano, mito e storia dei braccianti del basso Tavoliere" a cura di G. Rinaldi e P. Sobrero. Al lavoro teatrale, di e con Enrico Messina e Micaela Sapienza, si accompagna una pubblicazione che funge da programma di sala, che descrive il lavoro per la creazione dello spettacolo e dell'intero progetto e affronta il tema del rapporto tra teatro e ricerca antropologica, con indicazioni bibliografiche per approfondire la conoscenza della storia del movimento bracciantile in Italia.
Accessibile anche il prezzo del biglietto: 10 euro per l'intero e 8 per il ridotto. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare al botteghino del Teatro Mancinelli al n. 0763.340493.

Pubblicato il: 21/10/2004

Torna alle notizie...