Al via"Migrazioni di Memorie" con lo spettacolo Braccianti
Al progetto, ospitato presso la Sala del Carmine, aderisce anche la CGIL. Alla Sala del Carmine, domenica 24 ottobre, alle 21
È atteso per domenica prossima, 24 ottobre, il primo appuntamento del cartellone teatrale Migrazioni di memorie.
Lo spettacolo della compagnia Armamaxa, dal titolo Braccianti - la memoria che resta, si terrà alla Sala del Carmine alle ore 21.00 ed inaugurerà la rassegna dedicata al teatro civile e d'innovazione, organizzata congiuntamente da Associazione TeMa e Laboratorio Teatro Orvieto.
Il vissuto di quei contadini che, dall'inizio del '900 e fino a tutta la metà del secolo, si ribellarono alle umilianti condizioni di lavoro cui erano costretti, verranno ripercorse attraverso la narrazione di quelle lotte e di quelle sofferenze, dall'occupazione delle terre alle vicende della riforma agraria. Con una struttura narrativa fatta di parole, coreografie e gesti - supportata da fotografie proiettate sullo sfondo e da rumori che evocano immagini - la voce di quei braccianti di ieri si trasforma quasi in cronaca d'attualità.
Braccianti nasce come progetto artistico e sociale che invita a riflettere su temi quali lo sfruttamento, la povertà e i diritti umani. E difatti accompagnerà lo spettacolo di domenica sera anche una mostra audio-fotografica con i materiali d'archivio del lavoro teatrale.
Al progetto, che rientra anche nel contenitore di Venti Ascensionali, ha aderito con convinzione anche la Cgil di Orvieto."Pensiamo - afferma Maria Rita Paggio, responsabile dell'organizzazione sindacale - che sia fondamentale riappropriarci, da un punto di vista storico, politico e culturale della memoria sul lavoro. La presenza bracciantile, evoluzione di quella mezzadrile negli anni settanta, ha avuto ad Orvieto un ruolo importante. Orvieto è stata il punto di forza della Federbraccianti della provincia di Terni e forte fu, in quegli anni, la presenza delle leghe bracciantili in zone come Corbara, Canale, la Sala
Recuperare la memoria - conclude Rita Paggio - significa oggi aiutarci a riflettere sulle condizioni del lavoro attuale e sulle problematiche legate alla flessibilità e alla precarietà, alla dignità. D'altronde i problemi dei braccianti del passato sono i problemi degli extracomunitari di oggi".
Lo spettacolo è liberamente ispirato al testo"La memoria che resta. Vissuto quotidiano, mito e storia dei braccianti del basso Tavoliere" a cura di G. Rinaldi e P. Sobrero. Al lavoro teatrale, di e con Enrico Messina e Micaela Sapienza, si accompagna una pubblicazione che funge da programma di sala, che descrive il lavoro per la creazione dello spettacolo e dell'intero progetto e affronta il tema del rapporto tra teatro e ricerca antropologica, con indicazioni bibliografiche per approfondire la conoscenza della storia del movimento bracciantile in Italia.
Accessibile anche il prezzo del biglietto: 10 euro per l'intero e 8 per il ridotto. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare al botteghino del Teatro Mancinelli al n. 0763.340493.
Pubblicato il: 21/10/2004