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Tagli alle Poste, insorgono i cittadini di Canale e Sugano

Dopo la chiusura degli uffici postali di Prodo e Morrano, pesano le riduzioni dei servizi offerti dagli altri uffici distribuiti nelle frazioni orvietane. A lamentare il disagio, causato dall'apertura a giorni alterni e ad orario ridotto degli ultimi due uffici frazionali rimasti, soprattutto gli anziani per i quali la riscossione delle pensione rimane un servizio improrogabile e avere la disponibilità dell'ufficio postale vicino casa rappresenta un'indubbia comodità

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di Simona Coccimiglio

ORVIETO - Tagli alle Poste, insorgono i cittadini di Canale e Sugano. Dopo la chiusura degli uffici postali di Prodo e Morrano, pesano le riduzioni dei servizi offerti dagli altri uffici distribuiti nelle frazioni orvietane. A lamentare il disagio, causato dall'apertura a giorni alterni e ad orario ridotto degli ultimi due uffici frazionali rimasti, soprattutto gli anziani per i quali la riscossione delle pensione rimane un servizio improrogabile e avere la disponibilità dell'ufficio postale vicino casa rappresenta un'indubbia comodità. Senza contare chi non dispone di un mezzo privato per raggiungere la Posta più vicina.

Proprio sull'onda delle proteste dei cittadini, nei prossimi giorni, le sezioni dei Democratici di sinistra e di Rifondazione comunista affronteranno il problema in un'assemblea pubblica che contribuisca a "proteggere" da ulteriori riduzioni i servizi offerti dalle Poste italiane a Sugano e Canale. Nei giorni scorsi il capogruppo di Rc Giancarlo Imbastoni aveva lanciato a questo proposito un appello al sindaco di Orvieto Stefano Mocio.

"A distanza di tre anni dall'ultimo taglio ai servizi postali ad Orvieto - aveva affermato il consigliere comunale - che ha visto la chiusura di diversi uffici frazionali, Poste spa inaugura un altro calvario per gli anziani di Canale, Sugano e zone limitrofe, continuando l'apertura ad orario ridotto di questi ultimi due uffici frazionali rimasti.

Viene seriamente compromesso un servizio come il pagamento delle pensioni che per molti anziani non ha alternative. Infatti, queste "misure"- aveva concluso Imbastoni - colpiscono in primo luogo la parte più svantaggiata della popolazione: gli anziani e tutti coloro che hanno difficoltà di spostamenti in genere. Alle Poste diciamo subito che Orvieto tutta al di là degli schieramenti, tiene molto ai suoi vecchi." Nell'ottobre del 2001, proprio gli anziani di Morrano si erano uniti in una battaglia comune contro la chiusura dell'ufficio postale del paese

Pubblicato il: 18/10/2004

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