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Sinistra Ds, separati in casa

A pochi mesi dal congresso dei Democratici di Sinistra, l'adesione alle diverse mozioni politiche, che saranno discusse tra il 4 e il 6 febbraio prossimi, coinvolge anche gli esponenti locali della Quercia. Al congresso di Roma le mozioni per l'assise nazionale sono tre, a meno che non se ne presentino altre. La sinistra Ds proporrà infatti due documenti distinti, uno firmato da Cesare Salvi l'altro sottoscritto da Fabio Mussi

Politica

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

 

Stefano Cimicchi e Giuseppe Ricci da una parte, Costantino Pacioni e Fausto Galanello dall'altra.

 

La separazione ha una"valenza nazionale" ma è destinata a non passare inosservata.

 

A pochi mesi dal congresso dei Democratici di Sinistra, l'adesione alle diverse mozioni politiche, che saranno discusse tra il 4 e il 6 febbraio prossimi, coinvolge anche gli esponenti locali della Quercia.

 

Al congresso di Roma le mozioni per l'assise nazionale sono tre, a meno che non se ne presentino altre.

 

Non più quindi solo la divisione tra"fassiniani" e"correntone".

 

La sinistra Ds proporrà infatti due documenti distinti, uno

firmato da Cesare Salvi l'altro sottoscritto da Fabio Mussi.

 

Ciascuno per proprio conto, con diverse sfumature sulla politica interna ed internazionale.

 

Questa"scomposizione" precongressuale coinvolge anche i diessini orvietani.

 

Prima tutti nel correntone,  adesso separati nella piccola grande casa della sinistra Ds.

 

Per ora l'adesione alle mozioni sembra riguardare solo alcune delle figure chiave del partito orvietano, di sicuro tra le più influenti.

 

Con la mozione di Fabio Mussi si schiererebbero l'ex sindaco Cimicchi e il segretario di zona del partito Ricci.

 

Pronti ad aderire alla mozione di Cesare Salvi, a quanto pare, il segretario della Flai Cgil di Terni Galanello e il consigliere regionale Pacioni.

 

Posizioni, queste, che non mancheranno avere ripercussioni sul dibattito interno al partito orvietano.

Pubblicato il: 17/10/2004

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