Muore, a cinque anni, sotto gli occhi del cugino

di Stefania Tomba
ORVIETO - Avrebbe compiuto cinque anni venerdì prossimo. E' morta domenica sera nella casa colonica alle porte del piccolo borgo di Titignano dove viveva con i genitori di origine equadoreña. La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di domenica scorsa.

Erika Marisol Muenala Conejo aveva trascorso la domenica pomeriggio in casa in compagnia del cugino al quale i genitori erano soliti affidare la piccola in caso di assenza. E' stato il ragazzo a riferire che all'improvviso la piccola si sarebbe accasciata a terra, completamente scura in volto, in preda ad evidenti difficoltà respiratorie. Pochi minuti per perdere i sensi. Disperato il ragazzo ha immediatamente chiamato in soccorso il 118. A nulla è valsa la corsa contro il tempo dell'ambulanza proveniente dalla vicina Todi.

Quando, intorno alle 20, la piccola Marisol è giunta all'ospedale di Orvieto era ormai già priva di vita. E il personale medico del pronto soccorso del Santa Maria della Stella non potuto che costatarne l'avvenuto decesso. Ed è stato proprio quando ogni speranza era andata ormai perduta che sono arrivati in ospedale i genitori della piccola, avvisati dal nipote della terribile tragedia che, in maniera tanto assurda ed improvvisa, li aveva colpiti tutti.

Per loro neanche il tempo di vederla ancora in vita per l'ultima volta. Ad un primo esame medico il corpicino della piccola non mostrava apparentemente alcun segno di violenza. Né al momento pare sussistano ragionevoli dubbi che possano spingere gli inquirenti a sospettare, dunque, altre ragioni alle origini della disgrazia di domenica pomeriggio. Sarà tuttavia l'esame autoptico, disposto per questa mattina dalla Procura, a stabilire le cause esatte del decesso.

Allo stato attuale non si esclude l'ipotesi che la piccola Marisol potesse essere affetta da una forma di cardiopatia congenita che, nei cinque brevi anni della sua esistenza, nessuno ancora le aveva diagnosticato.