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A spasso con gusto. Programma e menù

Si chiama"Enogastronomia Peripatetica", cucina e vino goduti passeggiando, tra una discussione e l'altra su prodotti e ricette, su nozioni che attingono alla memoria dei sapori e sui saperi di ciascuno di noi. Un magistero a portata di tutti e che combina storia e piaceri della gola, filosofia del buon vivere e belle arti, sorprese gastronomiche e tutela dei prodotti tipici. Per farne esperienza basta partecipare, sabato 9 o domenica 10 ottobre, ad"Orvieto con gusto", la manifestazione dedicata all'enogastronomia e alla cultura del buon vivere organizzata dal Comune di Orvieto in collaborazione con"Slow Food" e il GAL Trasimeno Orvietano.

La sintesi della kermesse è"A spasso con gusto", per familiarizzare con l'anima dell'enogastronomia peripatetica: alle ore 12.30 si aprono le porte di Palazzo del Popolo e ai  possessori del biglietto viene consegnato l'emblema delle passeggiate: una tasca con bicchiere, da mettere a tracolla, con il simbolo magico e una chiocciolina per ricordare la filosofia di"Slow food" posta alla base di"Orvieto con gusto" e anche  il"moto lento" con il quale va affrontata la camminata gustosa

Le tappe della"via gustis"

· Palazzo dei Sette - Prima tappa, Palazzo dei Sette con una ouverture-antipasto: mortadella di cinghiale, salame corallina, salsiccia mazzafegata, prosciutto nostrano, caciotta mista orvietana, pecorino in grotta e ricotta con miele di fiori d'arancio, accompagnate dall'Orvieto DOC superiore.

· Ex-convento di Sant'Agostino -  Saranno le caratteristiche pietanze della tradizione contadina - preparate da alcuni agriturismo dell'Orvietano e dalla Comunità Montana"Monte Peglia e Selva di Meana" - a dare il benvenuto ai gourmet camminanti. Zuppa di farro e ceci e una pizza cotta sotto la brace servita con prodotti tipici della zona: la Sella di San Venanzo e il Groppone di Ficulle. In abbinamento i Rossi Orvietani

· Palazzo del Gusto/Convento di San Giovanni - Di scena le Cittaslow, l'Associazione delle città del buon vivere delle quali Orvieto è la capitale. Protagonisti i primi piatti di Teglio in Valtellina (Pizzoccheri) e Levanto (Trofiette), entrambi"trionfi" del gusto e del sapore.  Accompagnamento enologico a cura dei Rossi orvietani.

· Parco delle Grotte - Dal buio dell'Orvieto Underground emergeranno profumatissimi cosciotti arrostiti di maiale biologico. Una riedizione terrena del mito del"Grande Maiale" di Odino. Secondo la mitologia vichinga, l'immane suino era posto al centro del tavolo degli eroi e, una volta terminate le sue carni, rinasceva intero per essere di nuovo cotto e mangiato. Rosso orvietano DOC e Rosso Umbria IGT.

· Palazzo del Popolo - Il popolo gourmet ritorna al punto di partenza per affrontare crescionde, panpepati, rocciate, ciambelloni, crostate e altri meravigliosi dolci della tradizione. Per gustare pienamente l'ultima tappa è d'uopo aver lasciato un piccolo spazio (i passeggianti sono avvertiti) per le bontà dell'arte pasticcera orvietana e umbra."Dulcis in fundo", le meravigliose vendemmie tardive e le muffe nobili dell'Orvietano, vini rari, dolci e sontuosamente ricchi di glicerina, alcol e intensissimi effluvi di spezie e frutti esotici giunti da isole beate.

Pubblicato il: 08/10/2004

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