Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Perdite d'acqua, intonaci staccati: l'ospedale è malandato

Trenta anni per averlo, quattro per "lasciarlo andare". Balza all'occhio degli utenti anche più distratti lo stato di degrado in cui versa la struttura ospedaliera orvietana a così breve distanza dalla sua consegna avvenuta nel dicembre del 2000 quando, tra l'altro, i lavori non erano ancora stati completati.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Trenta anni per averlo, quattro per "lasciarlo andare". Balza all'occhio degli utenti anche più distratti lo stato di degrado in cui versa la struttura ospedaliera orvietana a così breve distanza dalla sua consegna avvenuta nel dicembre del 2000 quando, tra l'altro, i lavori non erano ancora stati completati. Chi percorre il senso unico obbligatorio che conduce ai parcheggi non può non notare una vistosa perdita della cisterna dell'acqua potabile. Cosa che in tempi di caro acqua la dice lunga sulla oculatezza dell'amministrazione sanitaria.

Allo sperpero del denaro pubblico si aggiunge il degrado in cui versa lo stabile e le aree circostanti: intonaci palesemente distaccati macchiano a pelle di leopardo la struttura esterna e montagne di rifiuti restano a volte per giorni ad intasare i cestini collocati nell'area di accesso al pubblico. Cartacce, volantini e bottiglie sono sparsi in quelle che nel progetto iniziale dovevano essere spazi riservati alle aree verdi e sono rimaste invece, a tutt'oggi, assolutamente selvaggi. La situazione non migliora internamente dove il linoleum dei pavimenti evidenzia rigonfiamenti e avvallamenti in più punti. Come accade all'esterno l'intonaco delle pareti tende a cedere e staccarsi. E lungo i corridoi non è raro scorgere tracce di infiltrazioni di acqua piovana.

Insomma una struttura che porta decisamente male la sua giovane età e che, proprio per questo, avrebbe bisogno di urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria prima che la situazione peggiori. E i lavori diventino ancora più pressanti e dunque costosi. Intanto però pare che la politica al risparmio su cui si è dovuta incamminare la direzione sanitaria della Asl di Terni porti a razionalizzare al massimo le risorse. E così se la politica al risparmio dovesse, per il momento, avere la meglio, allora gli orvietani paiono destinati a pazientare e doversi rassegnare a subire ancora ritardi per poter mantenere in buona salute l'ospedale cittadino, atteso così a lungo. 

Pubblicato il: 06/10/2004

Torna alle notizie...