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Bocconi avvelenati, tre orvietani alla sbarra

Sono finiti davanti al giudice di pace con l'accusa di aver seminato polpette killer in località Poggente. Ad incastrarli un appostamento della Guardia Forestale che li ha fermati e trovati in possesso di sacchetti in plastica con carne macinata ed un potente pesticida.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Bocconi avvelenati, tre orvietani alla sbarra. Sono finiti davanti al giudice di pace con l'accusa di aver seminato polpette killer in località Poggente. Ad incastrarli un appostamento della Guardia Forestale che li ha fermati e trovati in possesso di sacchetti in plastica con carne macinata ed un potente pesticida. Lo stesso che avrebbe causato i sintomi di un grave avvelenamento ad una coppia di cani di proprietà di un uomo residente nella vicina frazione di Ciconia che denunciò immeditamente il fatto.

Gli animali in questa circostanza furono sottoposti in tempo alle cure veterinarie del caso e scamparono fortunatamente alla morte. Altri cani però nello stesso periodo a cui risalgono i fatti contestati sarebbero morti manifestando gli stessi palesi sintomi di avvelenamento.

L'udienza è stata aggiornata al prossimo 10 gennaio. La zona del Poggente ricade negli oltre 800 ettari di campagne dell'Orvietano - insieme alle località Pallarete, La Padella e San Bartolomeo - in cui il Comune di Orvieto, in collaborazione con la azienda unità sanitaria locale, la Provincia di Terni e la polizia municipale, ha avviato un radicale intervento di bonifica alla metà del mese scorso.

L'iniziativa è stata posta all'attenzione dell'Amministrazione comunale dalle esplicite richieste avanzate, anche attraverso una petizione, da molti cittadini che hanno posto il problema della salvaguardia della salute pubblica a seguito del ripetuto rinvenimento sul territorio di bocconi avvelenati". Così spiegava l'assessore all'ambiente, Nazareno Desideri.    

Pubblicato il: 04/10/2004

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