Rottura delle trattative con il sindacato
È bastato attendere la nomina del -residente della Comunità Montana. E le rassicurazioni non sono, a quanto pare, bastate. A pochi giorni dalla riconferma di Filippetti presidente si alza lo steccato con la Cgil. Fausto Galanello, segretario della Flai, usa parole durissime che portano a interrompere le relazioni sindacali con l'Ente
di Stefania Tomba
SAN VENANZO - È bastato attendere la nomina del Presidente della Comunità Montana. E le rassicurazioni non sono, a quanto pare, bastate. A pochi giorni dalla riconferma di Filippetti presidente si alza lo steccato con la Cgil.
Fausto Galanello, segretario della Flai, usa parole durissime che portano a interrompere le relazioni sindacali con l'Ente. E così il rinnovato presidente si trova con la patata bollente sulle mani.
Alla Comunità Montana di San Venanzo si continua con atti ed atteggiamenti arbitrari nella gestione del personale - afferma la Flai - al di fuori di un confronto con il sindacato anzi, il più delle volte, con il raggiro delle stesse organizzazioni sindacali, privilegiando l'accordo diretto con singoli lavoratori e logiche spartitorie tra forze politiche, a tutto danno degli interessi generali dell'Ente e di tutte le maestranze".
Non lascia mezzi termini l'esordio di Galanello che, poi, va giù ancora più pesante. E questo dopo che, in attesa delle nuove nomine, il sindacato aveva deciso una"tregua" alle polemiche. Ora non è più così."Non siamo più disposti a tollerare rinvii e tempi lunghi nel rispetto degli accordi raggiunti - afferma - , non può essere ulteriormente tollerabile un rallentamento della contrattazione sindacale e, nel contempo, il perpetuarsi di scelte discutibili e discriminatorie sul personale. Siamo ormai, in diversi casi, alla trattativa privata tra lavoratore ed Ente, alla mediazione politica anche su questioni che attengono le mansioni e l'utilizzo del personale". E se le cose non cambiano sarà"mobilitazione e lotta adeguate alla gravità dei fatti denunciati".
Pubblicato il: 01/10/2004