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Il sogno di Moana: una libreria sulla Rupe

È sua sorella Maria Tamiko  - in arte"Baby Pozzi" - a rivelare in un'intervista, apparsa in settimana sulla rivista"Vanity Fair", il desiderio di normalità della pornostar italiana più famosa di tutti i tempi

Costume

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

 

Una libreria ad Orvieto, il sogno di Moana.

 

È sua sorella Maria Tamiko  - in arte"Baby Pozzi" - a rivelare in un'intervista, apparsa in settimana sulla rivista"Vanity Fair", il desiderio di normalità della pornostar italiana più famosa di tutti i tempi.

 

A dieci anni dalla sua scomparsa.

 

Una morte prematura quella della seducente diva del sesso. 

 

E dai contorni mai ben definiti.

 

Il 15 settembre 1994, a soli 33 anni, in un ospedale di Lione.

 

Probabilmente per un cancro al fegato.

 

Moana - afferma Maria Tamiko  - era pubblicamente la pornostar convinta e felice di esserlo.

 

Fare film porno non le piaceva diceva che erano troppo"reali", mentre le foto potevano essere fotomontaggi.

 

Mi diceva di essere pentita, che avrebbe voluto tornare indietro.

 

Il suo sogno era aprire una libreria a Orvieto". 

 

Perché una libreria?

 

E soprattutto per quale ragione aprirla proprio nella città del Duomo?

 

Domande che, se al momento non trovano risposta, lasciano comunque intendere un rapporto molto stretto fra la"Marilyn del porno" e la Rupe.

 

E curiosando nei principali motori di ricerca del web si arriva addirittura a leggere che, proprio ad Orvieto, potrebbe nascere una Fondazione Moana Pozzi nella quale custodire le sue fotografie e la sua collezione di oggetti sacri.

 

Pubblicato il: 26/09/2004

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