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Mondezza story

Conticelli e Cortoni raccontano la storia di quindici anni di mondezza orvietana e lanciano, con una lettera aperta a tutte le istituzioni, un appello affinche la discarica non sia riempita di rifiuti speciali

di Dante Freddi

Conticelli e Cortoni si rivolgono a tutte le autorità regionali per fare il punto sulla politica dei rifiuti della Regione Umbria e lamentano l'assenza in questi delicati momenti decisionali degli amministratori orvietani.
Il timore dei consiglieri di"Conticelli-Il futuro in comune" , espresso in un accorato appello alle autorità istituzionali", è che"vengano riversati nella discarica orvietana quantità consistenti di rifiuti speciali".

La storia prodotta da Conticelli e Cortoni è un puntuale racconto di oltre dieci anni di vicende di"mondezza orvietana" e può costituire un prezioso documento per ricostruire in parte le vicende della discarica"le Crete" e, di conseguenza, un tassello importante della politica amministrativa degli ultimi anni. Perché, oltre scandali e indagini, sequestri ed interrogatori, da lì sono anche derivate le risorse che hanno contribuito ad offrire alla città di Orvieto un'immagine ed una sostanza che vanno oltre le pregevoli caratterisiche di una città di ventimila abitanti. Possibilità di rendere produttiva la discarica ci sono, lo sostiene anche Conticelli, e vanno perseguite, anche se dovessero comportare qualche accettabile compromesso.

 Ci sembra utile riportare per intero la"lettera aperta".

Lettera aperta sul tema dei rifiuti"

Al Presidente della Giunta Regionale - PERUGIA
All'Assessore Regionale all'Ambiente - PERUGIA
Al Presidente della Provincia - TERNI
Al Sindaco di TERNI
p.c.
Al Sindaco di ORVIETO

Abbiamo appreso dalla stampa che nei giorni scorsi si è svolto un summit sull'attuazione del piano dei rifiuti tra la Presidente della Giunta Regionale, l'Assessore Regionale all'Ambiente, il Presidente della Provincia di Terni ed il Sindaco di Terni.
Sorvoliamo sull'assenza dei vertici istituzionali orvietani, che in ogni caso costituisce un fatto politico su cui chiederemo spiegazioni nel prossimo Consiglio Comunale, per svolgere alcune riflessioni.
Il sistema dei rifiuti orvietano è stato costruito pazientemente negli anni '90 allorché, dopo larghe intese tra i Comuni dell'intera Provincia di Terni, si giunse alla modifica del piano regionale con il D.P.G.R. n° 653/1995, che unificò i bacini ex 8 (ternano) ed ex 9 (orvietano), consentendo l'ampliamento della discarica in loc. Le Crete e la costruzione di un moderno impianto di compostaggio.
Gli interventi furono realizzati direttamente dalla SAO, concessionaria della gestione della discarica, sulla base di un piano finanziario legato a tariffe e quantità che nessuno si immaginava di poter mettere in discussione.
E' invece accaduto che la stessa Regione Umbria, con una semplice determinazione dirigenziale (vedi atto n° 8444 del 19/9/2001"D.Lgs. 22/97 - ASM di Terni s.p.a. - Stazione di trasferenza in loc. Maratta Bassa - Progetto di completamento e miglioramento funzionale"), peraltro discendente da una specifica decisione della Giunta Regionale nella seduta del 29/8/2001, abbia completamente stravolto il piano regionale dei rifiuti e, soprattutto, abbia pesantemente decapitato il sistema orvietano sia negli aspetti economici che ambientali.
Dal punto di vista economico-finanziario per il minor quantitativo di rifiuti smaltiti da Terni ad Orvieto; dal punto di vista ambientale per l'arrivo ad Orvieto di frazione umida proveniente da un processo di valle e quindi non destinabile per legge alla produzione di compost di qualità.
Ancor più gravi sono stati poi i danni di natura indiretta per la violenta reazione dell'Amministrazione Comunale di Orvieto che - complice una pesante situazione di bilancio - ha spalancato le porte della discarica ai rifiuti provenienti dalla Campania con le conseguenze che conosciamo.
Per tali motivi abbiamo più volte protestato, non mancando di sollevare le nostre critiche durante la fase partecipativa del nuovo piano regionale, ove constatammo la totale assenza dei rappresentanti dell'Orvietano - sia istituzionali che aziendali - come pure delle organizzazioni sindacali, nonostante la riduzione dei posti di lavoro verificatasi nel nostro territorio.
I responsabili politici che hanno deciso/ispirato/avallato tale operazione, oggi sono gli stessi che organizzano il summit per mettere riparo al grave danno provocato all'area orvietana: come nutrire fiducia nei loro confronti?
Orvieto ha bisogno di attenzioni prima ancora che di risorse; si rafforzi allora il suo nascente polo universitario, si restituisca piena dignità alla sanità locale, si sostengano gli eventi ed il teatro stabile della Te.Ma., si eviti la"svendita" dell'ex Ospedale, si individui pure il bacino ottimale per il funzionamento della discarica de Le Crete elevandolo a centro di compostaggio di qualità dell'Umbria"cuore verde d'Italia", ma si eviti di compensare i danni provocati al sistema orvietano dei rifiuti dirottando questa volta sulla nostra città ingenti quantitativi di rifiuti speciali.
Chiediamo sin da ora di essere ricevuti per poter meglio rappresentare le nostre ragioni.
Distinti saluti
Orvieto, 21 settembre 2004
Maurizio Conticelli, Consigliere Comunale Fabrizio Cortoni, Consigliere Comunale"

 

 

Pubblicato il: 24/09/2004

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