Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

''Mi manda Rai Tre''. E finalmente lo operano

Tre tentativi andati a vuoto, 5 mesi e una trasmissione televisiva. Tanto ha dovuto sudare un anziano diabetico orvietano prima di togliere quei chiodi dalla rotula che gli davano un insopportabile fastidio. Ieri è stato finalmente operato mentre - giusto la sera prima - la moglie e la figlia avevano sottoposto il caso di malasanità a Piero Marrazzo di"Mi manda Rai 3".

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Buona la quarta. Tre tentativi andati a vuoto, 5 mesi e una trasmissione televisiva. Tanto ha dovuto sudare un anziano diabetico orvietano prima di togliere quei chiodi dalla rotula che gli davano un insopportabile fastidio.

Ieri è stato finalmente operato mentre - giusto la sera prima - la moglie e la figlia avevano sottoposto il caso di malasanità a Piero Marrazzo di"Mi manda Rai 3". A chiedere scusa per conto dell'ospedale Santa Maria della Stella c'era il direttore sanitario Edoardo Romoli.

Davanti alle telecamere di Rai 3 l'odissea del 72enne orvietano è stata così raccontata. Nel corso di una visita di controllo successiva ad un precedente intervento, l'ortopedico di fiducia consigliava al paziente di tornare sotto i ferri per togliere quei chiodi che gli avevano permesso di ricalcificare la frattura. L'anziano, sofferente di diabete, faceva richiesta all'ospedale.

Chiamato la prima volta per l'intervento trascorreva 7 ore su una sedia a digiuno per poi tornarsene a casa. Richiamato stavolta era più fortunato. Ad attenderlo, sempre a digiuno, c'era un letto. Certamente più comodo, veniva preparato per la sala operatoria e gli veniva somministrata una flebo di glucosio. Ma anche questa volta la caposala gli comunicava che l'operazione era saltata. Poi la terza, ad avvalorare il proverbio"non c'è due senza tre". Ma a questo punto il paziente e i familiari si arrabbiano e di fronte all'impossibilità di una protesta forte nei confronti dell'amministrazione sanitaria decidono altre strade.

Prima scrivono al direttore sanitario - 2 luglio - e poi a Piero Marrazzo. Ed è stato proprio in trasmissione che per la prima volta le parti si sono incontrate e l'ospedale ha comunicato alla moglie e alla figlia della"vittima" che a seguito di quella lettera era stata immediatamente avviata una indagine interna per una vicenda che secondo lo stesso direttore sanitario ha del paradossale.

Romoli si è detto sconcertato e dispiaciuto per quanto accaduto ma ha anche avuto parole di gratitudine nei confronti dei protagonisti di questa spiacevole vicenda. Nonostante tre tentativi andati a vuoto, non hanno perso la fiducia nei confronti del nosocomio orvietano. Infatti poche ore dopo che i riflettori delle telecamere si sono spenti il 72enne entrava in sala operatoria.  

Pubblicato il: 23/09/2004

Torna alle notizie...