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I commercianti del Borgo di nuovo all'assalto

La crisi del commercio orvietano non si argina con la costruzione di un altro ipermercato

foto di copertina

La crisi del commercio orvietano non si argina con la costruzione di un altro ipermercato".

 Non piace ai commercianti dello Scalo, riuniti nell'associazione"Il Borgo", la proposta sollevata dalla nuova Amministrazione comunale di aprire Orvieto alla grande distribuzione."Si tenta di riprendere da dove si era lasciato - si legge in un comunicato dal sapore fortemente polemico -  e questo è già sufficiente a far capire la mancanza di autonomia nei confronti della politica voluta da Cimicchi sebbene questa sia in versione più moderna". Rivolgersi alla grande distribuzione - aveva affermato nei giorni scorsi l'assessore al commercio Massimo Frellicca -  è un'ipotesi alla quale intendiamo lavorare seriamente in totale sintonia con le associazioni di categoria. La possibilità di accorpare licenze esistenti infatti riduce le possibilità di tutela del piccolo commercio e poi esiste il fenomeno dell'esodo verso altre realtà che non possiamo negare considerando le dimensioni economiche che ha assunto. Per questo motivo intendiamo rilanciare il progetto del centro commerciale dell'Amerina una volta superate con una nuova progettazione le questioni sulle quali si era incentrato il parere negativo del Tar dell'Umbria".

 Non si tratta di commercio - affermano i negozianti de"Il Borgo" contrari alla costruzione di un ipermercato ai piedi della Rupe - tanto meno di impedire l'esodo degli acquirenti con novecento pendolari che ogni mattina vanno a Roma. È chiaro che il tentativo è solo illusorio. Questo significa che l'Amministrazione non è sincera mentre si è spenta la voce della Confcommercio, conclude il comunicato in aperta polemica con l'associazione di categoria.

Pubblicato il: 23/09/2004

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