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Ammissione al passivo per i 23 operai della Nuova Meccanica

La vicenda degli operai della Nuova Meccanica era estremamente complicata. I dipendenti, infatti, non hanno avuto accesso alla Cassa Integrazione mentre al momento della chiusura dell'azienda avevano maturato circa 5 mesi di stipendio come credito nei confronti dell'azienda.

ORVIETO - In tutto erano 23. Tra gli sfortunati erano quelli più sfortunati.  Ed erano i dipendenti della Nuova Meccanica.  Il Tribunale di Orvieto ha rinviato all'udienza del 18 ottobre la discussione sull'ammissione al passivo degli ex lavoratori della seconda azienda di Fumi (l'altra è l'Itelco, acquisita dalla Elecrtrosys dell'imprenditore di Massa Martana Terenziani). Nessun imprenditore aveva ritenuto la Nuova Meccanica non strategica per il suo core business.

La vicenda degli operai della Nuova Meccanica era estremamente complicata. I dipendenti, infatti, non hanno avuto accesso alla Cassa Integrazione mentre al momento della chiusura dell'azienda avevano maturato circa 5 mesi di stipendio come credito nei confronti dell'azienda. Nello stesso tempo i macchinari su cui lavoravano erano stati ceduti da Fumi in visione gratuita per tre mesi (una sorta di prova pre-acquisto) all'imprenditore locale Cavalloro che si era messo con essi a produrre cavità proprio a beneficio della Elecrosys di Terenziani. 

Insomma, la Nuova Meccanica in sè e per sè non era strategica per la Electrosys ma, attraverso un'altra azienda, si producevano le stesse cose proprio per l'azienda che si era sostituita all'Itelco. I sindacati avevano chiesto così di procedere alla vendita dei macchinari o alla loro alienazione.  Unico modo, infatti, per dare la possibilità agli ex dipendenti di rientrare delle 5 mensilità.  In tutto un centinaio di milioni delle vecchie lire. Eravamo nel novembre del 2003. Da lì partirono le istanze di fallimento per la Nuova Meccanica. 

A seguito del fallimento si aspetta ora per il 18 ottobre l'iscrizione al passivo di tutti i 23 operai dell'azienda.  A seguito dell'ammissione al passivo sarà poi l'Inps ed il Fondo di garanzia a dare un po' di respiro agli operai (molti di loro sono ancora disoccupati, ndr) erogando almeno le ultime tre mensilità non percepite ed il trattamento di fine rapporto.  Il resto arriverà nel momento in cui il fallimento verrà chiuso.

Pubblicato il: 22/09/2004

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