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Valigia bomba alla stazione ferroviaria

Falso allarme bomba alla stazione ferroviaria. A seminare il panico nelle prime ore del pomeriggio di ieri è stata una ventiquattrore abbandonata tra le auto e i pullman in sosta nell'ampio parcheggio alle spalle dei binari ferroviari. Da qui è partito l'allarme intorno alle 14 quando un autista di un pullman di linea ha segnalato per primo la presenza di una valigetta sospetta alle forze dell'ordine

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Falso allarme bomba alla stazione ferroviaria. A seminare il panico nelle prime ore del pomeriggio di ieri è stata una ventiquattrore abbandonata tra le auto e i pullman in sosta nell'ampio parcheggio alle spalle dei binari ferroviari. Da qui è partito l'allarme intorno alle 14 quando un autista di un pullman di linea ha segnalato per primo la presenza di una valigetta sospetta alle forze dell'ordine.

Prima la curiosità, poi il dubbio e, col passare dei minuti, il panico hanno preso a serpeggiare tra i pendolari e gli autisti dei trasporti pubblici che a quell'ora sono i frequentatori dell'affollato parcheggio. Immediato è scattato il divieto assoluto di accesso alla zona. Sono stati i militari dell'Arma di Orvieto, giunti sul posto insieme alle pattuglie del commissariato, a transennare l'intera zona per un raggio di circa duecento metri attorno alla presunta valigia esplosiva.

L'area ritenuta a rischio è stata tenuta sotto costante controllo da parte delle forze dell'ordine in attesa dell'arrivo degli artificieri del corpo speciale dei Carabinieri di Perugia il cui intervento è stato richiesto d'emergenza dai colleghi dell'Arma di Orvieto. Il contributo degli  artificieri è stato determinante per verificare la reale portata dell'allarme. E' stato infatti grazie ai raggi x di una sofisticata apparecchiatura in loro possesso che la valigetta ha svelato il suo reale contenuto.

Un lungo sospiro di sollievo quando - intorno alle 16 -  l'esame degli artificieri ha permesso di appurare la presenza all'interno della ventiquattrore di bombolette - non bombe - e vario materiale elettrico. Un immediato riscontro effettuato dai militari, guidati dal tenente Vincenzo Marzo, ha chiuso il cerchio limitato ma serrato nelle indagini.

Era stato un operaio Stroncone, un quarantenne dipendente di una società che effettua riparazioni sui bancomat, a dimenticare la valigetta sotto il sole nella tarda mattinata di ieri seminando il panico sul finire di questa calda estate"blindata". Terminato un intervento proprio ad Orvieto, dal parcheggio della stazione ferroviaria l'uomo era ripartito dimenticando parcheggiata a fianco della propria auto, la valigia incriminata. Completamente ignaro di quello che avrebbe scatenato di li a poco. Una banale dimenticanza insomma che l'uomo si è curato di segnalare alle forze dell'ordine solo quando - e non se ne era d'altro canto accorto prima - era ormai giunto a Viterbo. Il tempo sufficiente a far salire la sindrome da attentato.

Ma è curioso e quantomeno singolare scoprire che l'operaio non è nuovo a simili distrazioni. Sono infatti le stesse forze dell'ordine a ricordarlo protagonista del medesimo episodio verificatosi nel neanche tanto lontano luglio scorso. Ed era stata sempre una semplice distrazione a scatenare l'emergenza bomba nell'area di servizio di Giove nella notte fra il 18 e il 19 agosto scorso. Allora per un borsone - rivelatosi poi fortunatamente pieno di indumenti - la Polstrada si trovò costretta ad evacuare l'intera zona. 

Pubblicato il: 21/09/2004

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