Ds in cerca dell'unità perduta

di Simona Coccimiglio

I nuovi rapporti di forza in casa Ds si determineranno durante il congresso.

La data non c'è ancora ma con tutta probabilità si arriverà agli inizi di gennaio.

Sarà allora che, a tre anni dall'ultimo congresso nazionale che ha visto prevalere ad Orvieto il "correntone" che fa capo a Berlinguer, si verificherà se le posizioni all'interno del partito sono rimaste invariate.

E soprattutto se e quanti "compagni" saranno penalizzati da un dibattito interno che in passato non ha mancato di mietere più di una vittima politica.

Le intenzioni, indicate dalla dirigenza della Quercia umbra, sarebbero quelle di un congresso all'insegna dell'unità di idee e intenti.

L'arduo compito di far marciare i diessini orvietani in questa direzione sarebbe stato attribuito in questi giorni a Danilo Pietrini, già membro del consiglio di amministrazione di "Risorse per Orvieto spa", la società di capitali a cui è stata affidata la gestione dell'ex caserma Piave.

Trovare margini di intesa politica non sembra al momento l'unica preoccupazione in casa Diesse. Un infuocato vertice del gruppo consiliare avrebbe infatti messo in evidenza alcune problematiche legate al rapporto dei consiglieri diessini con i "colleghi" della coalizione e con alcuni degli assessori in giunta.

C'è chi è pronto a giurare che si tratti delle inevitabili conseguenze del "rodaggio" politico di una macchina che ha preso da poco a camminare.

Qualcuno, invece, scommette di nuovo sul toto assessori.