Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Ambulanze: una vecchia, una senza medico, una in ''prestito''

Ambulanze fatiscenti e carenza di personale. Con queste risorse il Santa Maria della Stella di Orvieto si appresta a diventare ospedale dell'emergenza urgenza. Un'unica ambulanza fronteggia le emergenze più gravi che sono classificate tecnicamente nei codici rosso e giallo. Si tratta di una ambulanza immatricolata nel 1996 che ha cambiato 3 motori in 2 anni

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ambulanze fatiscenti e carenza di personale. Con queste risorse il Santa Maria della Stella di Orvieto si appresta a diventare ospedale dell'emergenza urgenza.

Un'unica ambulanza fronteggia le emergenze più gravi che sono classificate tecnicamente nei codici rosso e giallo. Si tratta di una ambulanza immatricolata nel 1996 che ha cambiato 3 motori in 2 anni. Quando parte per rispondere alle chiamate il suo equipaggio è formato da autista, medico, infermiere e dai supporti medici previsti dalle emergenze.

L'altro mezzo a disposizione è rappresentato dall'ambulanza della Croce Rossa, dislocata ad Orvieto centro e frutto di un'apposita convenzione. Può teoricamente rispondere solo al codice verde, di minore allarme, dal momento che garantisce a bordo solamente un'autista e un volontario (non medico). Il che significa che nel caso di due allarmi gravi e contemporanei vince chi chiama il 118 per primo e il secondo viene soccorso dall'ambulanza sprovvista di medico.

L'inconveniente potrebbe in parte essere evitato se fosse in funzione il servizio di automedica. Il mezzo, veloce, consentirebbe ad un dottore di intervenire a supporto di più emergenze al seguito della prima e della seconda ambulanza. Ma a causa di problemi di mancanza di personale l'auto addetta rischia di restare in parcheggio. Per i trasferimenti notturni l'ospedale dispone di una ambulanza"prestata" dalla Asl di Terni in sostituzione di quella di Orvieto andata in fumo lo scorso anno al ritorno, per fortuna,  da un trasferimento al Santa Maria di Terni e che non risulterebbe economicamente vantaggioso riparare.

E in caso di guasti all'ambulanza del 118 o quando, sempre più frequentemente data l'età,  è in manutenzione?
In questo caso, fuori convenzione, l'ospedale ne prende a noleggio una dalla Croce Rossa e paga una tariffa oraria per la sosta e una chilometrica, sembrerebbe una sessantina di centesimi per tratte ogni volta di 20 30 chilometri, per gli interventi. D'estate sembra che il noleggio sia stato utilizzato più di una volta.

Nel rischioso gioco ad incastri di urgenze e risorse a disposizione c'è comunque anche chi resta ancora più svantaggiato. Sono i pazienti del comprensorio, che finiscono per subire fisiologicamente ritardi negli interventi. La Misericordia di Fabro, che prima rispondeva alle urgenze dell'area di Fabro, Ficulle, Parrano, Montegabbione, Monteleone, da un paio di anni viene impegnata soltanto per le emergenze notturne. Una convenzione metteva, infatti, a sua disposizione personale infermieristico che in realtà la Asl non ha mai potuto garantire. Così il servizio, probabilmente per evitare delle responsabilità inopportune, è stato interrotto dalle Misericordie. Per le urgenze più gravi risponde il 118 di Città della Pieve ma solo nel caso in cui all'intervento venga riconosciuto il codice rosso dalla centrale operativa che risponde dal capoluogo ternano.

Pubblicato il: 18/09/2004

Torna alle notizie...