Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Il futuro di Orvieto non si gioca sui rifiuti

Evasio Gialletti interviene sul futuro della Città. Il bilancio non può pensare di vivere in eterno sui proventi della discarica.  Per assicurare cultura e servizi ai cittadini serve un nuovo progetto condiviso per assicurare nuove risorse. Ed apre alle minoranze: il progetto di sviluppo deve essere partecipato e condiviso e parte da quanto si potrà fare per l'utilizzo dell'area della ex caserma Piave

Politica

foto di copertina

Con il mese di settembre, riprende a pieno ritmo l'attività politico-istituzionale con alcuni nodi che il Consiglio comunale di Orvieto si troverà presto ad affrontare. "Abbiamo di fronte a noi delle scadenze importanti - afferma Evasio Gialletti, presidente del Consiglio comunale. - "Si tratta - prosegue - di determinazioni, come quella del bilancio preventivo, che rappresenteranno il primo passo di un'assise nuova, con un nuovo esecutivo guidato da un nuovo sindaco".

CULTURA E SERVIZI. DOVE PRENDERE I SOLDI?
La cultura, come altre eccellenze, non può scendere a patto con la qualità. La nostra città è abituata a respirare cultura. Certo, i proventi che giungono ad Orvieto per la presenza della discarica comprensoriale aiutano il bilancio ad avere particolari attenzione ai bisogni dei cittadini, tanto quelli materiali quanto quelli immateriali. E non solo ai cittadini di Orvieto. Il teatro, gli impianti sportivi, i servizi all'infanzia, i trasporti rispondono alle esigenze di tutte le realtà del comprensorio. Se si parte da questo presupposto si comprende quanto "il peso" della discarica, che peraltro non ha mai arrecato danno all'ambiente, sia un "peso" in parte positivo. Ma non possiamo in ogni caso pensare che questa cosa durerà in eterno".

C'È DA COSTRUIRE UPROGETTO COMUNE E CONDIVISO.
Nel frattempo penso sia opportuno cominciare a immaginare soluzioni per drenare risorse utili alla comunità attraverso altri settori. Penso che un ruolo fondamentale possa essere esercitato dalla risorse Spa. Da lì, a mio avviso, passerà il futuro della nostra città. Ma dobbiamo, su questa ipotesi, trovare unità. Fino ad oggi ho solo sentito dire da autorevoli membri dell'opposizione no alla discarica.  Ma nessuno di loro ha mai detto esplicitamente o ha presentato un progetto reale, magari anche corredato di business plan, per spiegarci dove è possibile rintracciare le risorse che perderemmo e assicurare identica qualità di vita ai cittadini. Insomma, la politica"sfascista" in sé e per sé non paga. Per questo dico di riflettere sul futuro e tentare di progettarlo insieme".

COME DARE EQUILIBRIO A SERVIZI, SOCIALE E CULTURA SENZA FARE DEBITI?
Ridurre i servizi e togliere la discarica. Non ha senso. Tagliare la cultura e dare più spazio ai servizi?  Una scelta un po' qualunquista e scarsamente lungimirante.  La soluzione che va adottata è quella del giusto equilibrio.  Il bilancio ci dirà quanti soldi ci sono a disposizione.  A quel punto bisognerà fare ciò che è nelle nostre possibilità.  Questo facendo in modo che non esistano squilibri.  C'è la cultura ma non c'è solo quella.  Ci sono i servizi ai cittadini, c'è il sociale. Quel che abbiamo deve bastare per tutto.  Evitando, ovviamente, di far debiti che incidono poi sui bilanci futuri".

Pubblicato il: 14/09/2004

Torna alle notizie...