Cosa fa la Provincia per studenti non udenti o non vedenti?

«L’acquisto di libri di testo per non vedenti, redatti attualmente da alcune case editrici specializzate, risulterebbe meno gravoso rispetto alla loro trascrizione in braille.» Lo afferma, in una interrogazione, la consigliera di Forza Italia Gabriella Caronna, sottolineando che «la Provincia da anni continua a valersi di un esperto esterno, impegnando cifre altissime, non solo per le prestazioni ma anche per le trasferte da Roma.» Pur lodando questo nobile impegno di fondi, la stessa consigliera vuol sapere «se l’assessorato competente sia a conoscenza dell’esistenza di tali testi; se abbia programmato la formazione in loco di docenti di sostegno per non vedenti e/o sordomuti, visto che ci risulta che dagli Anni ’70 non esiste in provincia un docente con tale competenza; quale programmazione sia in essere tra la Provincia ed i servizi scolastici, socio-sanitari, assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi per favorire questi alunni; quali incarichi professionali siano stati dati per facilitare l’inserimento, la frequenza e l’apprendimento presso l’Università di studenti non vedenti e/o non udenti, come previsto dalla legge».
Sempre in tema di soggetti svantaggiati, la consigliera Caronna ha presentato una seconda interrogazione, nella quale chiede di conoscere «quali iniziative abbia programmato o intenda promuovere la Provincia di Terni nel 2003, proclamato dall’Unione Europea "Anno europeo delle persone con disabilità".