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Frellicca presidente della TeMa?

Si fanno ogni giorno più insistenti sulla Rupe le voci che danno l'assessore al Commercio e al Bilancio della neonata giunta Mocio come probabile sostituto di Enrico Petrangeli alla guida della associazione culturale che si occupa della gestione del teatro Mancinelli

Politica

di Simona Coccimiglio

Rivoluzione ai vertici della TeMa, Massimo Frellicca ad un passo dalla presidenza.

Si fanno ogni giorno più insistenti sulla Rupe le voci che danno l'assessore al Commercio e al Bilancio della neonata giunta Mocio come probabile sostituto di Enrico Petrangeli alla guida della associazione culturale che si occupa della gestione del teatro Mancinelli.

Con la nomina di Frellicca alla guida della TeMa, con la riconferma di Enrico Paolini alla direzione del Mancinelli e con l'ingresso dell'ex sindaco Stefano Cimicchi alla presidenza del centro studi "Città di Orvieto" la cultura orvietana sarebbe di nuovo, e in maniera di certo più salda,  in mano ai Democratici di sinistra.

Tutto nelle migliori previsioni diessine post elettorali.

Promette tanti e incresciosi malumori la nuova"stagione" della politica orvietana.

Soprattutto all'interno di un centrosinistra sovraccarico di personaggi di spicco della politica cittadina impegnati nella ricerca di una nuova collocazione all'altezza - o superiore - ai ruoli svolti fino ad oggi.

Più che prevedibili allora le polemiche tra gli alleati dello schieramento, in particolare tra i"margheriti" di Stefano Mocio alla ricerca di un posto al sole nel nuovo assetto di potere disegnato dai risultati delle ultime elezioni amministrative. Assetto che sembra averli poco gratificati.

E guai in vista si profilano per il nuovo sindaco alle prese con una"bega" interna difficile da redimere.

L'incarico all'interno di "Risorse per Orvieto spa" delineato per Luca Puzzuoli, al quale Mocio aveva inizialmente pensato di affidare la presidenza della TeMa, finirebbe infatti per scalzare dallo stesso ruolo la"compagna" di partito Giuseppina Foschi, forse poco disposta a rinunciare alla sua poltrona in seno al Consiglio di amministrazione della società di capitali a cui è stata affidata la gestione dell'ex caserma Piave.

Una poltrona garantitagli molto prima che i venti post elettorali cominciassero a soffiare.

 

Pubblicato il: 14/09/2004

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