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Piano traffico. Qualche coda ma è filato tutto liscio

di Stefania Tomba

ORVIETO - Tre chilometri di coda a Valdichiana, altrettanti a Orte. Queste le punte massime di ingorgo in accesso ai caselli dell'Autosole che sono rimasti chiusi dalle dalle 7 fino alle 11,10 di ieri mattina, per consentire le operazioni di brillamento dell'ordigno bellico di Tordimonte, nelle campagne tra Baschi e Orvieto. Non si è potuto evitare qualche ragionevole intasamento nonostante il traffico fosse non bloccato bensì deviato lungo la superstrada E45.

Ha funzionato il piano bomba coordinato dalla Prefettura di Terni nelle persone del vice prefetto Salvatore Grillo e della responsabile della Protezione civile ternana, Simonetta Mignozzetti, tanto nelle operazioni di brillamento, quanto nelle misure poste in essere per la sicurezza delle vie di comunicazione. A verificare l'efficacia del dispositivo applicato, il neo Questore Luigi Savina. Nessun disagio è stato rilevato sulle provinciali e sulle statali chiuse all'altezza del bivio per Todi-Perugia e all'altezza della biforcazione Baschi-Amelia. Interdetta al traffico ma solo per il tempo effettivo necessario al brillamento, una ventina di minuti in tutto, la provinciale all'altezza del bivio per Castiglione e per Lubriano. La task force impegnata nelle operazioni di controllo del territorio era composta da 12 agenti della Stradale, 12 dei Carabinieri, 7 del Corpo Forestale dello Stato, 3 della Guardia di finanza, e 6 dei Vigili del fuoco. Il contributo dei volontari era garantito da 16 membri della Prociv Arci dell'Orvietano, 10 della Cri e 7 delle Misericordie di Montegabbione.

I 5 treni regionali istradati sulla Direttissima nel tratto compreso tra Orvieto ed Orte non  hanno fatto registrare disagi. Grazie alla scarsa utenza della domenica mattina e all'attività informativa di Rfi e Trenitalia.

Capillare anche l'attività informativa preliminare predisposta dalla Società Autostrade e dal Cis. Sull'Autosole l'emergenza è stata gestita dall'ispettore Tonelli della sottosezione Stradale di Orvieto, grazie al coordinamento autostradale e quello del centro operativo di Roma Nord e Firenze. Per gli agenti della Polizia stradale orvietana, guidati dal comandante provinciale Francesco Falciola, l'operazione bomba è scattata sin dalla notte di sabato. Quando è iniziata, con un'intensificazione delle pattuglie, l'attività di monitoraggio per individuare eventuali presenze che avrebbero potuto permanere nel tratto interessato dalle misure di sicurezza. E' effettivamente iniziata alle 6 lo sgombero delle aree di servizio Tevere e quelle di Fabro e di Giove. Una volta verificata la completa evacuazione dell'intera area di competenza, la Stradale si è disposta con 2 pattuglie a presidio del casello di Orte e 1 di quello di Orvieto.

E' andato a buon fine il tentativo degli artificieri di orientare quanto più possibile a monte il raggio di deflagrazione dell'ordigno. Tanto che per  l'Autostrada e la ferrovia lenta non si è resa necessaria la bonifica di pulizia prevista. Il traffico è ripreso regolarmente alle 11 e 10.  

Pubblicato il: 12/09/2004

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