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Pronto il piano bomba

Tutti i dettagli dell'operazione sono stati messi a punto ieri mattina nel corso della riunione che si è tenuta presso la sala operativa della Protezione Civile di Orvieto, in località Fontanelle di Bardano. Intanto si è sciolto il nodo delle spese il cui saldo sarà assicurato in via ufficiale stamani dal Dipartimento nazionale della protezione civile

foto di copertina

ORVIETO - Scatta alle 7 di domenica mattina il piano che dividerà l'Italia in due per la messa in sicurezza dell'ordigno bellico rinvenuto lo scorso 20 agosto in località Tordimonte. Tutti i dettagli dell'operazione sono stati messi a punto ieri mattina nel corso della riunione che si è tenuta presso la sala operativa della Protezione Civile di Orvieto, in località Fontanelle di Bardano.

Intanto si è sciolto il nodo delle spese - spiega la dottoressa Mignozzetti, responsabile della protezione civile della Prefettura di Terni - il cui saldo sarà assicurato in via ufficiale domani (oggi, per chi legge, ndr) dal Dipartimento nazionale della protezione civile". Il preventivo è leggermente salito, in funzione di un più accurato calcolo del quantitativo di materiali inerti necessari a ridurre il raggio interessato dall'effetto schegge. Centocinquanta metri cubi in più che fanno salire le spese a circa 5 mila euro.

Presso il Com (centro operativo misto - telefono 0763.304177) - allestito presso la stazione di Baschi - si riunirà l'intera task force un'ora prima dell'inizio delle operazioni. Da qui ognuno si muoverà in direzione delle postazioni assegnate intorno al perimetro di sicurezza di 500 metri di raggio rispetto al cratere della bomba.

Arriverà nella giornata di sabato il convoglio militare messo a disposizione dall'Esercito. Alle 8 di domenica invece cominceranno i lavori per allestire il luogo del brillamento. Una volta realizzato il cratere profondo non meno di 5 metri, dovrà arrivare il camion di sabbia per ricoprire lo scavo all'interno del quale sarà depositato l'ordigno despolettato dagli artificieri del Genio pionieri di Roma. Poi fuoco alle polveri. Sei ore in tutto, dalle 7 alle 13, con l'unica incognita del maltempo o eventuali emergenze che potrebbero rallentare i lavori. Resteranno chiusi il tratto dell'Autostrada del Sole compreso tra i caselli di Val di Chiana e Orte, la linea lenta della ferrovia tra le due stazioni più vicine al luogo di rinvenimento dell'ordigno e la strada provinciale sottostante. Interdetta anche la caccia.

Restano a supporto degli artificieri il 118 e i vigili del fuoco. Cominceranno invece alle 6 per gli agenti della polizia stradale orvietana le operazioni di sgombero delle aree di servizio Tevere e quelle di Fabro e di Giove. Una volta verificata la completa evacuazione dell'intera area di competenza la stradale si disporrà con 2 pattuglie presso il casello di Orte e 1 presso quello di Orvieto. Il traffico sarà deviato sulla E45. Qui è previsto il servizio della Cri e della Misericordia di Montegabbione. La polizia provvederà invece a presidiare la provinciale Amerina chiusa all'altezza del bivio per Todi-Perugia e all'altezza della biforcazione Baschi-Amelia. Interdetta al traffico ma solo per il tempo effettivo necessario al brillamento, in tutto una ventina di minuti, la stessa provinciale all'altezza del bivio per Castiglione e per Lubriano. A presidiare le strade poderali, il Corpo forestale dello Stato e la Protezione Civile. Negli stessi orari poche decine di famiglie per un totale di un centinaio di persone residenti a cavallo dei Comuni di Baschi e Orvieto dovranno lasciare le abitazioni. Sono autorizzate le riprese delle troupe dell'Ari (associazione radioamatori) e quelle della Rai che potranno posizionarsi sul versante dell'abitato di Baschi alla distanza di sicurezza di 500 metri.

Pubblicato il: 09/09/2004

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