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Inquinamento elettromagnetico: la Provincia predisporrà un progetto per la creazione di una rete di monitoraggio

Passa all’unanimità la proposta della Margherita

Politica

di Redazione
I pericoli derivanti dall’inquinamento elettromagnetico sono stati posti all’attenzione del Consiglio provinciale. Il dibattito ha fatto seguito a due ordini del giorno presentati dal Consigliere della “Margherita” Andrea Scopetti. Nel primo si chiedeva l’abrogazione del decreto “Gasparri” n.198/2002, «che, di fatto – ha sottolineato lo stesso consigliere - toglie a Regioni e Comuni la potestà decisionale in materia di prevenzione ambientale e sanitaria. Nell’incertezza scientifica circa gli effetti dei campi elettromagnetici, sarebbe più opportuno adottare il principio di cautela, tutelando in primo luogo la salute dei cittadini e l’integrità del territorio».

Nell’altro documento, invece, si chiedeva l’impegno dell’Amministrazione provinciale «a predisporre, entro pochi mesi, un progetto per la costruzione di una rete provinciale di monitoraggio sull’inquinamento elettromagnetico».

Quest’ultima risoluzione è stata accolta all’unanimità, mentre la prima proposta non è stata votata, essendo venuto a mancare il numero legale, visto che la minoranza, come preannunciato, non ha partecipato alla votazione. «I pericoli derivanti dall’elettromagnetismo – ha sostenuto il Consigliere di An Mario Montegiove - sono anche una nostra preoccupazione. Non accettiamo, invece, un’azione di propaganda politica contro il Ministro Gasparri».
In precedenza l’Assessore Giuseppe Chianella aveva sottolineato che «quello dell’elettromagnetismo è un problema politico di grande rilevanza. Le Province ed i Comuni debbono riappropriarsi dei poteri decisionali sulla programmazione territoriale. La Provincia può attuare su questo tema un coordinamento con tutti i Comuni al fine di definire un comportamento omogeneo».
La preoccupazione per la salute dei cittadini è stata ribadita anche dai Consiglieri di Fi Luca Regoli e dei Ds Valentino Filippetti. L’Assessore all’Ambiente, Gianni Pelini, ha fatto presente che «il decreto Gasparri espropria i Comuni delle proprie competenze lasciando mano libera ai privati. C’è molta confusione sul reale pericolo dei campi elettromagnetici, per cui occorre procedere con la dovuta cautela».

Prima della chiusura dei lavori del Consiglio, Scopetti, dopo aver espresso soddisfazione per l’approvazione del primo ordine del giorno all’unanimità, ha criticato l’atteggiamento della minoranza «che – ha detto - solo recentemente ha ritirato un proprio documento in cui venivano espresse le stesse preoccupazioni per gli effetti dei campi elettromagnetici sulla salute dell’uomo. Alcune Regioni governate dal centro-destra – ha proseguito - hanno fatto ricorso alla “Corte Costituzionale” affinché si pronunci sulla incostituzionalità del decreto legge».

Pubblicato il: 29/01/2003

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