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Rifiuti, Catenacci in procura

L'audizione del prefetto campano, in qualità di persona informata dei fatti, avrebbe fornito nuovi ed importanti elementi all'inchiesta ripresa a pieno ritmo dopo la generale pausa estiva

Cronaca

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

Anche il commissario delegato per l'emergenza rifiuti in Campania, Corrado Catenacci, è stato ascoltato dal capo della procura di Orvieto Calogero Ferrotti che indaga sulla gestione della discarica delle Crete e sui rifiuti partenopei in arrivo nell'impianto di smaltimento orvietano.

È la novità nell'inchiesta in attesa dell'interrogatorio dei quattro dirigenti Sao iscritti nel registro degli indagati per reati ambientali e violazioni al decreto Ronchi.

L'audizione del prefetto campano, in qualità di persona informata dei fatti, avrebbe fornito nuovi ed importanti elementi all'inchiesta ripresa a pieno ritmo dopo la generale pausa estiva.

In seguito agli accertamenti tecnici sull'impianto di smaltimento orvietano effettuati dalla Provincia di Terni, che ha portato al sequestro preventivo di 30mila metri quadrati di superficie, gli inquirenti starebbero concentrando le indagini sulla gestione della discarica.

I controlli e le verifiche effettuate avrebbero provato un ingiustificato ampliamento dell'area di coltivazione della stessa discarica ed un conseguente incremento della sua capacità volumetrica.

Nel mirino della magistratura, dunque, le possibili correlazioni temporali tra il consistente ampliamento dell'impianto e l'attività di smaltimento abusivo di 131 mila tonnellate di rifiuti speciali ed urbani di provenienza campana.

Non si ferma dunque l'inchiesta della procura sui rifiuti partenopei che, partita circa un anno fa, ha portato al sequestro delle Crete da parte della Guardia di Finanza e all'indagine che ha coinvolto otto persone raggiunte dall'avviso di garanzia.

Tra queste l'ex commissario straordinario per l'emergenza rifiuti nominato dalla Regione Campania Giulio Facchi e l'assessore all'Ambiente Danilo Monelli - già interrogati dal magistrato - entrambi indagati per avviso d'ufficio.

Lo stesso reato contestato all'ex sindaco di Orvieto Stefano Cimicchi che, convocato dal Pm, ha scelto di non presentarsi inviando un memoriale già recapitato nelle mani del capo della procura.

Alle cui domande, lo scorso 26 luglio, ha invece riposto - in qualità di persona informata dei fatti - la "governatrice" della Regione Umbria Maria Rita Lorenzetti.

Pubblicato il: 06/09/2004

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