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Gli artisti di strada e la carovana della pace

Un serpentone colorato pieno di fantasia e inneggiante alla pace si aggira per le vie della città di Orvieto. Succederà nella giornata di oggi e sarà la parata conclusiva (ed itinerante) che chiuderà la 5a edizione del Festival Internazionale del Teatro di Strada.

Cultura

ORVIETO - (s.t.) Un serpentone colorato pieno di fantasia e inneggiante alla pace si aggira per le vie della città di Orvieto. Succederà nella giornata di oggi e sarà la parata conclusiva (ed itinerante) che chiuderà la 5a edizione del Festival Internazionale del Teatro di Strada. Il direttore artistico della manifestazione è Andrea Antoniella, meglio conosciuto tra gli amici artisti come"Il mago del Lapone".  Soddisfatto dell'esito dell'edizione, fin dalla settimana dedicata ai giocolieri a Porano (il fine settimana precedente all'evento) afferma come l'iniziativa si stia contraddistinguendo, anno dopo anno, per il valore degli artisti presenti. L'acquisto di importanza del Festival di Orvieto è sancito anche da due novità. La prima è legata al gemellaggio tra quello di Orvieto  e quello di Torino (che si svolge la settimana successiva a quello di  Orvieto), con scambio di artisti tra le due manifestazioni e con la  presenza di esponenti delle due amministrazioni ad entrambi i festival.
Inoltre l'edizione 2004 è caratterizzata  dalla presenza della Carovana  della Pace", un gruppo di 14 artisti di strada che, dotati di un  pullman da 52 posti, due furgoni e una moto apripista,  compirà circa  9000  chilometri fra l'est Europa, la Turchia, l'Iran, il  Pakistan giungendo a Nuova Delhi il 22 ottobre prossimo, compiendo un  vero e proprio tour di 20 tappe in 40 giorni sulla rotta prevista,  incontrando i cittadini del mondo, con esibizioni  gratuite nelle piazze, nelle scuole e negli ospedali. La carovana, che partirà l'11 settembre 2004 da Perugia, a tre anni dall'esplosione mondiale del terrorismo fra le due macro-culture  (islamica ed occidentale), intende portare un messaggio di pace e non-violenza, legando due territori simbolo per il pacifismo mondiale,  l'Umbria di Capitini e San Francesco e l'India di Gandhi.

Pubblicato il: 05/09/2004

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