Castel Viscardo: l'ultimo nodo

di Stefania Tomba

ORVIETO - Si completa stasera, con la nomina dei rappresentanti del Comune di Castel Viscardo, la rosa dei consiglieri della Comunità montana monte Peglia e selva di Meana. Non è un caso che l'ultima nomina arrivi proprio da questo Comune che già una volta ha rinviato il punto all'ordine del giorno. Il rinvio fu stigmatizzato dal consigliere di opposizione Gino Paioletti per il quale la vera ragione della mancata nomina era nella difficoltà di parte della maggioranza a raggiungere l'unità sui nomi dei consiglieri da mandare all'Ente montano.

Nel corso della settimana appena trascorsa sarebbero state più d'una le riunioni delle componenti di maggioranza che avrebbero trovato parziale unità sui candidati. Anche se risulta incerto il posizionamento di alcuni consiglieri che si sono divisi sul candidato centrista. Fra le proposte, infatti, pare campeggi il nome di Diego Fringuello, sponsorizzato all'interno del partito dalla più nota sorella Silvia che avrebbe la conferma in pectore ad assessore della Comunità montana. Proprio l'appartenenza allo stesso nucleo familiare e allo stesso partito pare stia suscitando un malcelato imbarazzo all'interno della coalizione.

Mentre sembra si stiano dipanando i dubbi sul nome di Valentino Filippetti alla presidenza dell'Ente. Conferma che potrebbe essere interpretata nell'ottica di mantenere lo status quo, almeno fino al congresso di fine anno, degli equilibri interni alle correnti di partito. Che al momento assicurano ai fassiniani (minoranza ad Orvieto) alcuni ruoli importanti: Loriana Stella vice-presidente della Provincia, Marino Capoccia in consiglio comunale e confermato in pectore all'Ato e Valentino Filippetti, appunto, in Comunità montana. Destinati dunque a fare un passo indietro tanto l'ex sindaco di San Venanzo e consigliere provinciale, Giorgio Posti, quanto il presidente nazionale della Federcaccia, Fausto Prosperini.