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Petrangeli si toglie i sassolini dalla scarpa

Il presidente nell'alzarsi dalla poltrona dell'associazione, che pare tra l'altro già assegnata a Luca Puzzuoli, titolare dell'agenzia di servizi orvietana Multiserice, ha voluto indicare i"nemici" della cultura orvietana. Enrico Petrangeli punta il dito contro la Regione e il Teatro stabile dell'Umbria.

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ha squarciato la compita ufficialità della presentazione della nuova stagione del Mancinelli il saluto del presidente uscente della TeMa, Enrico Petrangeli. Nell'alzarsi dalla poltrona dell'associazione, che pare tra l'altro già assegnata a Luca Puzzuoli, titolare dell'agenzia di servizi orvietana Multiserice, ha voluto togliersi i sassolini dalla scarpa.

Nell'indicare i"nemici" della cultura orvietana Enrico Petrangeli punta il dito contro la Regione e il Teatro stabile dell'Umbria. C'è un sussulto nel parterre specialmente sulla sedia dell'assessore regionale alla cultura, la neofita e incolpevole Maria Prodi."Il teatro stabile dell'Umbria è garantito nelle sue posizioni. Riceve 1 milione  e mezzo di euro dallo stato. E viene abbondantemente finanziato dalla Regione che non ne garantisce in alcun modo il controllo. Spende soldi pubblici, insomma, senza incidere seriamente nella valenza culturale dell'Umbria".

Lo strappo tra Petrangeli e il Tsu è marcato."Non ha dimostrato alcuna volontà di collaborazione, anzi la chiusura nei nostri confronti ha precluso qualsiasi possibilità di collaborazione". Dalle parole dette in conferenza stampa sembra addirittura che molti spettacoli non abbiano la speranza di arrivare sul palcoscenico del Mancinelli se compaiono nel cartellone del Morlacchi. Dando dimostrazione di ostracismi verso le realtà locali e rinnovando anche per la cultura una sorta di centralismo perugino.

E la Regione che fa? Apparentemente nulla."Comincerò a credere di nuovo nella Regione - afferma Petrangeli facendo una similitudine che gli appartiene come quella universitaria - quando sentirò un assessore che si rivolge con lo stesso piglio con cui si rapporta al rettore dell'università anche al direttore del teatro stabile dell'Umbria".

Petrangeli fa in tempo a chiamare Maria Prodi come possibile arbitro di questa contesa. L'assessore non entra nella polemica e sceglie piuttosto di riservarsi il ruolo di coordinamento per lavorare ad una prospettiva di sinergia e non di antagonismo tra le diverse realtà culturali. L'ultimo sassolino è di quelli che fanno proprio male. Alzandosi per l'ultima volta dalla sedia di presidente della TeMa afferma"qualcuno mi ha assicurato che (per quel che concerne la cultura, ndr) non lavorerò più né ad Orvieto né in Umbria".

Pubblicato il: 02/09/2004

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