La Comunità montana tiene banco sulla Rupe

di Simona Coccimiglio

Un settembre caldo, quello della politica orvietana, a dispetto di un tranquillo rientro dalle ferie estive.

A tenere banco sulla Rupe le nomine della Comunità montana e la composizione della giunta che affiancherà il futuro presidente nella gestione dell'Ente.

E se mancano ancora all'appello i consiglieri dei Comuni di Orvieto e Castel Viscardo, gli unici a non avere ancora espresso i propri rappresentanti, non sembrano esserci più dubbi sui candidati alla presidenza, appannaggio dei Democratici di sinistra, in virtù degli accordi preelettorali con gli alleati del centrosinistra.

Sempre più vicino alla riconferma Valentino Filippetti, per il quale i compagni di partito avrebbero disegnato una sorta di "incarico a tempo determinato" in attesa che gli effetti del congresso, previsto in gennaio, si facciano sentire sugli assetti e sulle alleanze di potere diessino.

A contendergli il prestigioso incarico l'ex presidente di Arusia Fausto Prosperini, attualmente alla guida della Federcaccia nazionale, e l'ex sindaco di San Venanzo Giorgio Posti.

Le nomine dell'Ente montano sono state all'ordine del giorno degli incontri che il sindaco Mocio ha tenuto ieri pomeriggio con i capi gruppo in Consiglio comunale di maggioranza e ieri sera con i segretari di partito della coalizione di centrosinistra.

I giochi saranno comunque chiusi entro la metà di settembre, al termine delle consultazioni che Giuseppe Ricci, segretario dei Democratici di sinistra di Orvieto, avrà avuto con tutti i sindaci del comprensorio orvietano.