Salviamo l'archivio storico Gaddi
L'archivio storico Gaddi, enorme patrimonio culturale legato alla storia di Baschi e del suo territorio rischia di lasciare definitivamente l'Italia a seguito dell'acquisto da parte del"ramo francese" della nobile famiglia. O in alternativa di deteriorarsi irrimediabilmente vista l'attuale sistemazione di pergamene miniate, bolle papali, lettere, mappe e testamenti che coprono un arco temporale che va dal 1200 al 1751

BASCHI -"Salviamo l'archivio storico Gaddi-Baschi".
A lanciare l'accorato appello agli amministratori della Provincia il capogruppo della Margherita, Giampiero Lattanzi che ha segnalato il rischio che l'archivio storico Gaddi, enorme patrimonio culturale legato alla storia di Baschi e del suo territorio possa lasciare definitivamente l'Italia a seguito dell'acquisto da parte del"ramo francese" della nobile famiglia. O in alternativa deteriorarsi irrimediabilmente vista l'attuale sistemazione di pergamene miniate, bolle papali, lettere, mappe e testamenti che coprono un arco temporale che va dal 1200 al 1751.
Il Comune di Baschi è da tempo impegnato a trattare con la famiglia Gaddi, erede dei Baschi, l'acquisto della ricca documentazione,"conservata, oggi - spiega Lattanzi - sul pavimento di una grande sala vuota di Palazzo Gaddi". Lattanzi sottolinea che"è stato aperto un confronto con la Fondazione Cassa di Risparmio, con la Regione e con altri soggetti al fine di reperire 200 mila euro, somma stimata dalla Soprintendenza per l'acquisto dell'archivio".
Pubblicato il: 30/08/2004