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I precedenti: è ancora aperto il contenzioso per le spese di bonifica tra il '99 e il 2000

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ORVIETO - (s.t.) Resta ancora alla fase istruttoria il contenzioso civile che dovrà stabilire chi pagherà le spese di bonifica sostenute dalle aziende per far brillare gli ordigni bellici rinvenuti tra il '99 e il 2000.

I fatti fanno riferimento al rinvenimento, tra il luglio 99 e il marzo-aprile del 2000, di tre ordigni bellici inesplosi (uno in località poggio Capanna tra Allerona e Castelviscardo e due in località Pianlungo) che richiesero l'intervento degli artificieri dell'esercito. Le operazioni furono coordinate dalla Prefettura di Terni e dal Comune di Orvieto.

Sulla base dei suggerimenti degli artificieri in merito all'intervento, poi, le amministrazioni comunali scelsero le ditte che avrebbero portato a termine le operazioni. Le fatture, inizialmente addebitate alla Prefettura ternana, tornarono dopo qualche mese al mittente.

Resta così, a tutt'oggi, il nodo da sciogliere di chi debba corrispondere i 51 milioni delle vecchie lire alla ditta Biagioli e i 132 alla Socil. La Prefettura, in quanto organo periferico del Ministero degli Interni o i Comuni interessati. A seconda della qualifica comunale o ultra comunale - come sembrerebbe per il coinvolgimento delle Ferrovie e delle Autostrade - che il giudice del Tribunale di Perugia riterrà di attribuire all'intervento. 

Pubblicato il: 24/08/2004

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