Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Verso l'autonomia dell'approviggionamento idropotabile

Orvieto e l'Orvietano saranno autonomi nell'approviggionamento idropotabile. A darne conferma il presidente dell'Ato, Marino Capoccia. È proprio lui ad illustrare i progetti di Ato (Ambito territoriale ottimale) e Sii (Servizio idrico integrato) che stanno entrando nella fase esecutiva

Cronaca

di Stefania Tomba

ORVIETO - Orvieto e l'Orvietano saranno autonomi nell'approviggionamento idropotabile. A darne conferma il presidente dell'Ato, Marino Capoccia. È proprio lui ad illustrare i progetti di Ato (Ambito territoriale ottimale) e Sii (Servizio idrico integrato) che stanno entrando nella fase esecutiva.

Partiranno in autunno i lavori per la realizzazione di una nuova adduttrice - spiega Capoccia -  che metterà in rete gli acquedotti di Castel Giorgio, Orvieto, Allerona, Castel Viscardo e  Fabro. La nuova risorsa idrica -  frutto dello studio in collaborazione tra Ato, Sii e Regione - consentirà di abbandonare alcuni pozzi più superficiali e vulnerabili. E d'altro canto permetterà un afflusso continuo di 90-100 litri al secondo che garantiranno l'autonomia del territorio dagli attuali approviggionamenti che giungono dall'Alta Tuscia".

Si tratta di un intervento che assume forti proporzioni economiche. Su 38 milioni stanziati dal finanziamento regionale, in cui ricadono gli altri interventi nei Comuni di Scheggino e Attigliano, 15 saranno destinati all'area orvietana. La nuova adduttrice rappresenta la soluzione definitiva alla sete d'acqua che più volte in questi ultimi anni ha interessato soprattutto le frazioni di Bagni e Morrano. Non a caso l'ultima emergenza nelle due frazioni orvietane si è verificata giusto la settimana scorsa.

Nel complesso la situazione di questa estate è stata meno grave degli anni precedenti e l'emergenza siccità non si è ancora affacciata. Nel territorio ci sono degli indicatori naturali: la diga di Corbara, i fiumi Paglia e Chiani e il torrente Albergo la Nona, il primo quest'ultimo a rimanere a secco all'approssimarsi dell'emergenza idrica. Tutti conservano, attualmente, dei livelli di acqua tali da non destare preoccupazione.

Nessun segnale dall'allarme dunque neanche dagli agricoltori. Ben diversa la situazione registrata lo scorso anno quando le temperature africane associate ad una persistente assenza di pioggia causarono danni alle produzioni. A tal proposito un progetto finanziato dalla Val di Chiana  prevede per il prossimo anno la realizzazione di un enorme invaso destinato all'accumulo invernale dell'acqua piovana da utilizzare poi durante la stagione estiva a scopi irrigui. Si tratta di un invaso che dovrà essere realizzato in un'area di 25 ettari individuati nella parte alta più prossima ad Orvieto tra i comuni di Allerona e Castel Viscardo.

Pubblicato il: 16/08/2004

Torna alle notizie...