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Tutta la verità sulla farmacia comunale

'Se Conticelli, afferma Tilli(nella foto), crede di ottenere in questo modo i consensi che non ha ottenuto nell'ultima tornata elettorale sbaglia strada per la seconda volta. La sua analisi dei costi è incompleta e inesatta. Non è possibile né corretto confrontare il risultato economico di questa prima frazione d'anno con quello dell'esercizio trascorso'

Economia

foto di copertina

di Simona Coccimiglio

"Il consiglio di amministrazione non ha mai discusso né tantomeno deliberato di trasferire la farmacia comunale a Ciconia.

È indubbio che si sia pensato alle possibili soluzioni di una impasse economica in cui la farmacia versa ormai da tre anni ma non con il suo mero trasferimento da un luogo all'altro".

Parola di Giampaolo Tilli, vice presidente della farmacia comunale, contattato dal nostro giornale insieme al consigliere Alessandro Li Donni, in assenza del presidente Giuseppe Massino, per fare il punto sulla situazione dell'azienda speciale, bersaglio nelle ultime settimane degli attacchi di Maurizio Conticelli, che aveva fortemente criticato i costi di gestione della farmacia stessa.

"Se Conticelli - sottolinea seccamente Tilli - crede di ottenere in questo modo i consensi che non ha ottenuto nell'ultima tornata elettorale sbaglia strada per la seconda volta.

La sua analisi dei costi è incompleta e inesatta.

Non è possibile né corretto confrontare il risultato economico di questa prima frazione d'anno con quello dell'esercizio trascorso".

"Una legge dello Stato - interviene Alessandro Li Donni - ha obbligato tutti gli enti locali a trasformare le farmacie di proprietà pubblica in aziende speciali o in spa come prodromo per l'eventuale cessione a privati.

Successivamente una sentenza della Corte costituzionale ha di fatto bloccato la vendita a soggetti privati che di solito coincidevano con aziende distributrici di farmaci.

Quindi rimane l'obbligo per gli enti locali della trasformazione in azienda delle farmacie comunali ma non la vendita.

Solo partendo da questo presupposto si può parlare e discutere della situazione economica della farmacia comunale di Orvieto.

Tutto il resto è solo sterile polemica politica".

Che l'azienda di proprietà del Comune attraversi una fase critica della sua storia è indubbio, ma il Consiglio di amministrazione, fin dal suo insediamento, sembra aver lavorato esclusivamente per la compressione dei costi e l'aumento delle vendite.

Queste le linee direttrici del suo operato nelle parole di Tilli e Li Donni.

"Siamo riusciti a comprimere - affermano - i costi della passata gestione. Dopo anni di ritardo siamo riusciti a far funzionare il Cup e il Pos per il pagamento elettronico dei servizi e dei farmaci.

È stato messo a punto un modello di simulazione di conto economico che ci permette di tenere sotto controllo mese per mese l'andamento dell'azienda.

Abbiamo lavorato alacremente per presentare un piano commerciale biennale dove sono stati individuati, a nostro giudizio, i rimedi per invertire il trend negativo".

Pubblicato il: 10/08/2004

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